PLIS Valtenesi, finalmente realtà: 1400 ettari di «contenimento e tutela»
DEL PARCO sovracomunale faranno parte ben 1400 ettari di terra verde, dalle sponde del Chiese fino alle spiagge gardesane, dal lago Lucone al Rio Avigo, dal Monte Tapino di Moniga ai canneti di Padenghe, dagli uliveti di Soiano al Perlino di Manerba, senza dimenticare la Riserva della Rocca, «punta di diamante» del Parco nascente, che a sua volta dovrebbe trovare definitiva approvazione regionale come «Riserva» entro febbraio.
Il Plis sarà un contenitore variegato e complesso che al suo interno praticamente accoglierà «tutto quello che è rimasto» di paesaggio naturale e di campagna, tutto quello che ha miracolosamente resistito all´edificazione selvaggia degli ultimi due decenni.
Al grido comune di «basta cemento», sarà quasi un simbolico recinto che andrà ad integrarsi con la rete dei parchi già esistenti, con l´obiettivo dichiarato di «contenere definitivamente il consumo di suolo, e dirottare le attività antropiche verso nuove strade». Una decina i passaggi obbligati, fino ad arrivare a una comune «Rete ecologica» per un caso più unico che raro di collaborazione così allargata.
DUNQUE TUTELA e valorizzazione, fruizione territoriale e turismo, eco-sostenibilità e mobilità dolce, difesa della biodiversità; allo stesso tempo però il rilancio dell´economia locale, con la prospettiva già avviata del decollo di un marchio territoriale e direttamente legato ai prodotti che dalla terra locale nascono, forse il marchio Valtenesi che ora sembra aver trovato casa. Proprio per questo, come suggerito dalla Provincia, «sarà necessario coinvolgere aziende e imprenditori». Senza dimenticare quell’obiettivo alto che del Parco è atto fondativo: il contenimento e la tutela.
fonte: bresciaoggi
Document Actions