Pasquali: le imprese possono costruire nuovi modelli di business — Lombardi nel Mondo

Pasquali: le imprese possono costruire nuovi modelli di business

Andrea Pasquali, Presidente dei giovani industriali della provincia di Cremona: ““Energia, ambiente e clima sono temi che oggi ricorrono più che mai”.

“Energia, ambiente e clima sono temi che oggi ricorrono più che mai, e proprio per questo abbiamo deciso, come punta avanzata di Confindustria di affrontare a livello nazionale questa complessa ma vitale tematica”. Andrea Pasquali, Presidente dei giovani industriali della provincia di Cremona, spiega perché ritiene vitale questi temi: “Riguardano gli uomini ma anche le imprese, senza e quali la vita quotidiana si ferma, il progresso tecnologico si arresta, il benessere sparisce”.

 

“La tutela dell’ambiente può convivere insieme allo sviluppo, e le imprese sono pronte ad investire in innovazione tecnologica, perché possono essere portatrici di nuovi strumenti e tecnologie da esportare e creare quindi un nuovo modello di business. L’ambiente è una priorità e le aziende sono in prima linea, ma è necessario smettere di considerare l’impresa come un nemico da abbattere, le aziende sono gli unici alleati per migliorare la qualità della vita di tutti. Sono portatrici di investimenti ad alto rischio e a medio lungo termine, ma è necessario che ci siano regole certe chiare ed applicabili, partendo anche da un diverso utilizzo dei fondi pubblici. Occorre ricreare competitività anche partendo dall’ambiente e dall’energia”.

 

E che cosa suggerisce?

 

“Non si può prescindere da un ritorno al nucleare che una politica miope e bieca ha impunemente bloccato, ancorando la nave italiana al molo della non competitività, della stagnazione. È il tempo di reagire, tutti, insieme, nella stessa direzione, con la stessa volontà e voglia di emergere, quella voglia che ha caratterizzato le generazioni dei nostri nonni e dei nostri padri”.

 

E che cosa pensa del federalismo fiscale?

 

Come giovani imprenditori riteniamo fermamente che il federalismo fiscale, prima ancora che un ideale politico, sia oggi un’impellenza, una necessità economica: la necessità di garantire la sostenibilità del nostro sistema paese nel tempo. Credo sia la strada per avviare una responsabilizzazione delle autonomie legali, innescando ovviamente un contestuale stimolo alla maggiore efficienza dei servizi pubblici.  Un nuovo patto di stabilità interno dunque, nel quale si dovranno premiare gli enti virtuosi e non si dovranno giustificare o sollevare dalla responsabilità quelli inefficienti. Il federalismo deve essere l’occasione per avviare un sistema snello, efficiente e trasparente che offra un nuovo assetto, un nuovo ruolo agli enti locali ed un nuovo e complessivo equilibrio alla finanza pubblica. E sarà il banco di prova della volontà di avviare una gestione virtuosa che spenda le risorse per rendere il territorio più competitivo, come leva per lo sviluppo. Crediamo però che per far questo la riforma federalista debba portare con sé un piano straordinario di riallineamento dei conti pubblici, debba essere il volàno per un riforma della pubblica amministrazione. Un’operazione strutturale e profonda che potrà cambiare il volto al paese intervenendo sulle strategie territoriali ma in un quadro di riferimento nazionale”.

 

Parliamo un po’ di futuro

 

“Il movimento dei giovani imprenditori avrà un ruolo sempre più attivo grazie all’intensa attività che si fa a livello nazionale, regionale e provinciale il movimento è divenuto un interlocutore non solo sempre più apprezzato ma anche sempre più ricercato, un attore fondamentale per dibattere, discutere, progettare e costruire il futuro del nostro paese, l’unico movimento imprenditoriale giovanile che sul campo abbia conquistasto questo ruolo”.

 

Paolo Fiora

http://blog.panorama.it/economia/2008/12/23/pasquali-le-imprese-possono-costruire-nuovi-modelli-di-business/

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