Paolo Cova, anche in agricoltura la Lombardia è importante per il Paese — Lombardi nel Mondo

Paolo Cova, anche in agricoltura la Lombardia è importante per il Paese

19 gennaio 2018 – Intervista di Matteo Cazzulani a Paolo Cova Paolo Cova, nato a Caronno Pertusella VA, vive a Milano. Laureato in Medicina Veterinaria presso l’Università statale di Milano, svolge la libera professione come Medico Veterinario Buiatra. Dal gennaio 2010 a novembre 2011 ricopre il ruolo di Vicesegretario Metropolitano di Milano del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato per il Partito Democratico e si occupa di tematiche nell’ambito della Commissione agricoltura

 

 

Onorevole Cova, lei, lombardo di Milano, impegnato in politica prima da Consigliere Provinciale, poi da Parlamentare. Ci vuole raccontare qualcosa di sé? Che cosa la motiva ad impegnarsi in politica?

Sono un medico veterinario buiatra, curo le vacche da latte e carne, e per circa 30 anni ho svolto questa attività come libero professionista presso le aziende lombarde. Sono stato impegnato nel mondo del volontariato e nell’associazionismo. Questo è un motivo per cui ho scelto di impegnarmi anche nell’ambito politico per continuare a dedicare tempo al bene comune e alle persone cercando di dare il mio contributo anche nelle scelte fatte dalle Istituzioni per i propri cittadini​

Onorevole Cova, lei si è impegnato durante la legislatura che si va a concludere in commissione agricoltura. Quali sono i principali risultati che è riuscito ad ottenere?

Un primo risultato è stato ottenere l’indicizzazione del prezzo del latte bovino pagato ai produttori primari. Questo meccanismo consente ai produttori di avere uno strumento per contrastare l’estrema volatilità del prezzo del latte alla stalla e di recuperare il valore del loro prodotto secondo parametri stabiliti. Un secondo aspetto il tema della etichettatura dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati in alimenti per consentire ai consumatori di avere prodotti sempre più trasparenti. Il tema della tracciabilità del farmaco veterinario per contrastare l’antibiotico resistenza nelle persone e dare sempre prodotti di origine animale sicuri. Il settore dell’Ippica, sempre poco seguito nelle discussioni e negli interessi degli italiani, che ha rivestito un ruolo molto importante per noi. Tantissimi cavalli italiani hanno corso negli ippodromi di tutto il mondo risultando vincenti e di altissime capacità. Ora c’è bisogno di investire di nuovo su questo settore. Il tema della ricerca in agricoltura e delle nuove forme di coltivazione, genoma editing e cisgenetica, la selezione zootecnica e il contrasto alle malattie infettive negli allevamenti

Sempre a proposito di agricoltura, l’EXPO di Milano del 2015 è stato forse l’evento più importante del quale la Commissione Agricoltura si è occupata. Un suo bilancio su tale evento: positivo o negativo? Perché?

Il mio bilancio è positivo per il nostro paese ma anche per tutte le nazioni che si sono impegnate. Positivo per l’Italia perché è stata l’occasione di portare nel mondo le nostre specialità alimentari e la nostra cultura nel saper trasformare i prodotti agricoli in alimenti. Per tutti i paesi è stato un passo in avanti per il contrasto allo spreco alimentare e per cogliere la necessità di intervenire per contrastare i cambiamenti climatici e i danni che causiamo alla natura. Tutto il mondo si è reso conto dell’importanza del cibo e della necessità di sfamare il mondo.

Nuove elezioni si avvicinano, con tante promesse elettorali e slogan, a volte molto populistici. Secondo Lei, che cosa serve davvero alla Lombardia ed al Paese?

La Lombardia serve tantissimo al paese perché, per numero di abitanti e di imprese e di agricoltori, ha la possibilità di trainare l’Italia fuori da questa crisi economica. La capacità produttiva e l’ingegno lombardo sono sempre stati un motore per rilanciare nuove proposte e nuove idee. In questi anni Lombardia è rimasta un po’ ferma e anche nel settore dell’agricoltura ha dato poco per immettere innovazione  e cambiamenti nelle campagne.

Infine, una domanda inerente ai nostri lettori più da vicino. Che cosa sa della Comunità dei Lombardi nel Mondo? Ha per caso parenti che fanno parte di questa grande famiglia? Se sì, in quale Paese hanno emigrato?

Ho conoscenza dei Lombardi nel mondo grazie al vostro lavoro prezioso. Attraverso poi persone che ho avuto modo di incontrare in alcuni viaggi personali o per lavoro. Quando sono stato a Toronto per impegni istituzionali, ho incontrato la nostra comunità e li ho incontrato anche lombardi. Non ricordo di parenti che sono emigrati ma posso dire che ho diversi giovani amici che sono emigrati per lavoro in particolare negli Stati Uniti e che sono la mia base di accoglienza quando vado a correre la maratona.

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