Nuovo Statuto: il progetto di legge entra nella fase conclusiva — Lombardi nel Mondo

Nuovo Statuto: il progetto di legge entra nella fase conclusiva

Il progetto di legge del nuovo Statuto regionale, nella sua bozza definitiva, è giunto all’esame della Commissione consiliare appositamente istituita e presieduta dal varesino Giuseppe Adamoli (Margherita-UIivo, nella foto)

Il progetto di legge del nuovo Statuto regionale, nella sua bozza definitiva, è giunto all’esame della Commissione consiliare appositamente istituita e presieduta dal varesino  Giuseppe Adamoli (Margherita-UIivo) e si accinge ad entrare nella fase conclusiva dei lavori.

Le prossime tappe previste dal relatore, il lecchese Giulio Boscagli (Forza Italia) vedranno una nuova serie di audizioni e incontri con Enti locali ed associazioni ed organismi interessati sui quali ricadranno gli effetti del nuovo Statuto ed un nuovo dibattito politico prima di arrivare all’esame e all’approvazione definitiva del testo da parte del Consiglio regionale.

 

Le tappe che hanno caratterizzato la stesura della bozza della nuova “Carta” regionale sono state segnate anche da un ampio dibattito in Consiglio regionale. Il Presidente, prof. Ettore A. Albertoni, ha seguito passo passo l’evoluzione del documento e, introducendo il dibattito in Aula, ha precisato che con questa specifica seduta il Consiglio entra in forma collegiale nel merito delle proposte statutarie formulate dalla Commissione con il contributo degli esperti e di ogni forza politica rappresentata. Un anno fa il Consiglio Regionale deliberò l’istituzione della Commissione Statuto e si decise anche che dovesse operare oltre che per la carta regionale anche per la nuova legge elettorale e il regolamento interno del Consiglio. Registro un certo ritardo rispetto ai termini inizialmente concordati ma la scadenza del 31 marzo 2008 mi auguro possa ancora essere rispettata. Prevedendo infatti una seduta il 20 gennaio e la seconda dopo il 20 marzo, il Consiglio potrà finalmente dotarsi del nuovo Statuto entro il 31 marzo. Il nostroha concluso Albertoniè un dovere costituzionale unitario e complessivo che esige una tempestiva esecuzione”.

 

Il Presidente Albertoni ha rivolto apprezzamento alla Commissione Statuto e al suo Presidente Adamoli per l’impegno dimostrato e il risultato a cui si è approdati.Un lavoro completo – ha detto – che prevede opzioni diverse in più punti e che registra anche un’ampia convergenza sui aspetti strategici, come la forma di governo”.

Tra i punti di forza del testo, secondo il Presidente Albertoni, quello che non si preveda di costituire Gruppi con un solo Consigliere: Il problema sarà per le liste che da subito eleggeranno un solo eletto, ma si troverà certamente una soluzione”.

 

il Presidente del Consiglio ha inoltre voluto rivolgere un appello “innanzitutto ai Consiglieri, affinché nella loro veste di legislatori costituenti diano forma a poche ma applicabilissime regole; poi ai Comuni, alle Province, alle Università, alle Camere di Commercio, a tutte le Associazioni e ai Gruppi culturali, sociali ed economici, oltre che ai mezzi di informazione, perché pongano l’adeguata attenzione a questi temi, che non sono un lusso, ma l’essenza stessa della democrazia, con un’incidenza importantissima sulla vita quotidiana di tutti i Lombardi”.

 

Si sta lavorando con spirito costruttivoha detto il Presidente della Commissione Statuto Giuseppe Adamoli –.e a questo proposito ringrazio il Presidente Albertoni per la continua attenzione con la quale segue la Commissione con grande volontà costruttiva e propositiva. Un dato politico è per oggi certo e lo sottolineo con piacere: lo spirito unitario e bipartisan, che ha contrassegnato fin dall’inizio questa Commissione è stato pienamente confermato.

 

Tra i contenuti del progetto di legge si segnalano alcuni principi fondamentali: la sussidiarietà (da attuare con forme nuove per quanto riguarda il rapporto con gli enti locali), la forma di governo presidenzialista, basata sull’elezione diretta del Presidente e nello stesso tempo il rafforzamento e la valorizzazione delle funzioni, delle prerogative e del ruolo del Consiglio regionale. In particolare si prevede di sottolineare le funzioni di controllo e di valutazione degli effetti delle leggi. Tra gli altri punti, la garanzia del principio delle pari opportunità con una equilibrata presenza di donne e uomini nella vita sociale.

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