Nostra intervista a Pasquale Guaglianone, corrispondente da Buenos Aires di Rai Italia — Lombardi nel Mondo

Nostra intervista a Pasquale Guaglianone, corrispondente da Buenos Aires di Rai Italia

Ezio Cavaletti, da Buenos Aires, intervista il noto giornalista e scrittore Pasquale Guaglianone.

Abbiamo incontrato Pasquale Guaglianone, giornalista, corrispondente da Buenos Aires di Rai Italia, la rete internazionale della Televisione Italiana.

 

Lei ha scritto diversi libri sulle storie di emigrazione, a quando risale questa sua passione?

“Ho cominciato già da giovane studente del Liceo dei Padri Pallottini a Cetraro in Calabria, ad occuparmi del giornalino del Liceo, una esperienza che poi a lungo andare mi è servita abbastanza. I libri, ovviamente, sono venuti dopo, quando ho cominciato a scoprire da vicino il mondo della nostra emigrazione, particolarmente in Sudamerica.”.

 

Tra i suoi libri più famosi qui in Argentina troviamo Tante navi tante storie e il Naufragio previsto, li può raccontare ai nostri lettori?

“Sono entrambi riservati al mondo della emigrazione. Il primo Tante navi tante storie, narra attraverso alcuni episodi di alcune storie di emigrati partiti per terre lontane, il racconto del distacco dalla propria terra, dalla propria famiglia, dalla realtà sino a quel momento vissuta; Il naufragio previsto, narra invece la triste storia del naufragio del piroscafo Principessa Mafalda avvenuto nel 1927 davanti la costa brasiliana. In quel triste giorno persero la vita centinaia di emigranti che dovevano raggiungere l’Argentina. Questo libro l’ho regalato a papa Francesco ed a sua sorella Maria Elena, qui in Argentina, per il semplice fatto che su questa nave quel giorno di ottobre del ’27 sarebbero dovuti partire i loro nonni ed il padre. Ma un documento che mancava non consentì loro di essere imbarcati e probabilmente questo fatto salvò loro la vita. Maria Elena, mi ha raccontato con grande commozione questo suo ricordo”.

 

Lei lavora con Rai Italia come corrispondente, un lavoro molto interessante…

“Indubbiamente per me si. Faccio un lavoro che mi pace ma che soprattutto mi consente di conoscere moltissime persone emigrate e comprenderne le loro storie. Attraverso la Rai, ricostruiamo nel programma Community storie che  provengono da ogni parte del mondo. I miei sono filmati  che riguardano soprattutto storie di vita dei nostri emigrati, perché credo che siano la parte più interessante e quello che probabilmente la gente vuol conoscere meglio. Certo, essere conosciuto in tutto il mondo, mi ha tolto un po’ di privacy, nel senso che per strada qui a Buenos Aires o nel resto dell’Argentina in molti mi riconoscono ed allora ognuno vuol raccontarmi la propria storia. Belle storie, ma a raccontarle tutte non ce la faccio (e ride – ndr) “.

 

Farà altre conferenze prossimamente in Argentina per parlare dei suoi libri?

“Si, credo di si, ho inviti da associazioni in diverse città dell’Argentina. Vedrò di organizzarmi anche perché ho degli inviti pendenti negli Stati Uniti ed in Brasile. Un po’ alla volta dai. Intanto vi ringrazio per aver voluto scambiare quattro chiacchiere. E’ sempre un piacere rivedere Cavalletti. Un saluto a tutti i lombardi sparsi nel mondo!”

 

Ezio Cavaletti

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