Turismo, Garda: ad agosto è boom
Se da gennaio a giugno tutte le località balneari della sponda bresciana avevano fatto registrare un segno meno (a esclusione di Limone che viaggia stabilmente a un ottimo + 10%)ora la rotta appare invertita. L’afflusso dell’ultimo bimestre dovrebbe compensare un inizio di anno davvero difficile per tutti gli albergatori e gli esercenti del Lago che di turismo vivono. Le cause della flessione di arrivi e presenze sono da imputare, da un lato, al calo degli italiani, probabilmente collegato alla crisi economica e dall’altro a una stagione primaverile molto fredda e piovosa che ha scoraggiato le trasferte. Se si escludono Limone e Gardone, uniche note positive di un inverno contraddistinto dal segno meno, gli altri centri turistici non brillano. Sirmione scende da 421.247 a 397.293 presenze (-5,69%). Risultano positivi però negli hotel arrivi (+6,15%) e presenze (+7,29%) di stranieri che compensano il calo degli Italiani. Male l’extralberghiero che perde ben 21.757 presenze (-13,8%). I calo è insomma in larga parte italiano.
Non va meglio a Desenzano dove le presenze diminuiscono da 281.853 a 263.490 (-6,52%). Anche qui sono mancati gli ospiti italiani, con presenze che negli hotel scendono del 16,78%, mentre tengono gli stranieri. Salò perde l’8,65% negli arrivi ed il 6,56% nelle presenze, risultate 62.117. Va però considerato che è il secondo semestre quello decisivo: circa il 50% delle presenze si registra infatti nel trimestre luglio-settembre. Certo l’afflusso settembrino dipenderà molto dalle condizioni climatiche, senza contare che molti albergatori sono stati costretti a correggere al ribasso i prezzi di listino, per invogliare i turisti. Soddisfatto comunque Angelo Romano, presidente di albergatori e ristoratori di Sirmione, che confida nella buona sorte metereologica dell’autunno.
fonte: www.quibrescia.it
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