La cooperazione culturale italo-marocchina — Lombardi nel Mondo

La cooperazione culturale italo-marocchina

Tra Italia e Marocco esiste un Accordo di cooperazione culturale e scientifica, sottoscritto nel 1998 e entrato in vigore nel febbraio 2004; il Primo Protocollo esecutivo e’ stato sottoscritto il 10 maggio 2004.

Tra Italia e Marocco esiste un Accordo di cooperazione culturale e scientifica, sottoscritto nel 1998 e entrato in vigore nel febbraio 2004; il Primo Protocollo esecutivo e’ stato sottoscritto il 10 maggio 2004.

La nostra politica di promozione culturale è condotta in primo luogo dall’Istituto di Cultura di Rabat (http://www.iicrabat.esteri.it/), competente per l’intero territorio. L’azione perseguita dall’Istituto è intesa a conseguire l’ampliamento delle relazioni con le Istituzioni culturali locali al fine di poter garantire una presenza più incisiva nei vari settori su tutto il territorio. I canali promozionali dell’attività culturale dell’Istituto, migliorati e potenziati hanno contribuito insieme alla qualità delle manifestazioni proposte ad aumentare la frequenza del pubblico che si é stabilizzata su livelli alti.

 

Un Comitato della “Dante Alighieri” a Casablanca assicura l’insegnamento dell’italiano e supporta alcune attività culturali.

 

La lingua italiana e’ prevista quale seconda lingua straniera obbligatoria in 20 Licei, nell’area di Rabat e Casablanca; a livello universitario, l’italiano e’ presente come insegnamento facoltativo a Casablanca, Tangeri, Kenitra, Tetouan e Mohammedia. Dall’ottobre 2001 e’ attivo un Dipartimento di Italiano presso l’Università di Rabat, alla cui realizzazione ha contribuito la nostra Cooperazione grazie ad un programma di formazione dei docenti di italiano iniziato nel 1992 e conclusosi nel 2003 con la consegna di una fornitura di libri e manuali.

Quanto alle borse di studio, si tratta di 78-80 mensilità, assegnate in prevalenza nell’ambito di programmi di cooperazione interuniversitaria o per corsi di specializzazione in italianistica. Le procedure per le borse vengono di solito avviate nel mese di febbraio-marzo di ogni anno.

 

In materia di cooperazione scientifica, va sottolineato il crescente dinamismo nei due sensi, specie in settori specifici quali geologia, biologia e archeologia. Tra i principali accordi di cooperazione interuniversitaria merita segnalare quello tra Siena e Mohammedia (archeologia), Cassino e Mohammedia (archeologia), Cagliari e Rabat (geologia), Bologna e Rabat (italianistica), Lecce-Al Akhwayn (Ifrane) e Napoli (Istituto universitario l’Orientale) – Rabat (Univ. Mohammed V). Di rilievo anche la collaborazione tra il C.N.R. e l’omologo ente marocchino, cosi’ come quella tra Istituto nazionale di Igiene marocchino e vari istituzioni italiane nel campo della tossicologia e igiene degli alimenti.

 

In tema di Accordo Culturale, come previsto dall’art. 18 del Protocollo Esecutivo, 10 insegnanti marocchini sono attualmente in Italia per l’organizzazione dell’insegnamento

della lingua araba e della cultura marocchina in alcune scuole italiane site in aree a forte densità di popolazione marocchina. Cio’ ovviamente all’interno dei Piani di Offerta Formativa elaborati da ciascuna istituzione.

Fonte: http://www.iicrabat.esteri.it/)

Marcella Bellocchio

 

 

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