LE POSTE TASSIANE (14) — Lombardi nel Mondo
LE POSTE TASSIANE (14)
Dopo la morte dell’imperatore Carlo VII, Francesco I nominava il principe Giuseppe Ernesto Guglielmo dì Fürstenberg-Stülingen a suo Commissario-Principale. Ma questi, dopo tre anni, rinunciò all’ufficio, e l’imperatore, malgrado i diversi concorrenti che lo ambivano, il 25 gennaio 1748 l’assegnò al principe Alessandro Ferdinando di Thurn e Taxis. Il Commissario-Principale dell’impero presso l’Assemblea degli Stati principali in Ratisbona, che da quest’epoca in avanti rimase sempre strettamente legato alla Casa principesca fino alla caduta dell’antico Impero germanico, fu quello che decise definitivamente la traslazione della sua residenza da Francoforte sul Meno alla città imperiale di Ratisbona.
Il 18 aprile 1748 il principe Alessandro Ferdinando diede ordine agli ufficiali postali superiori di Francoforte, Visburgo, Norimberga di aver somma cura che, pel traslocamento della Corte principesca da Francoforte a Ratisbona, sopra le strade postali fosse pronto un numero di cavalli necessario a nove carrozze con tiro di sei. Ogni incaricato postale doveva aver cura da ogni stazione di andare incontro, com’era conveniente, a quel corteo, di farlo proseguire nel miglior modo possibile, di prestargli la più premurosa assistenza in qualunque bisogno. Il principe Alessandro rimase a Francoforte sino a tutto aprile e si recò poi a Stuttgart, nel suo castello a Trugenhofen nella Svevia che fin dal 1819, porta il nome di Castello Taxis.
Durante il XVIII secolo troviamo in molti punti della Germania e degli altri Stati ora confederati altri accenni alle Poste Tassiane. Infatti verso la metà di quel secolo i Tasso istituirono, tra Stuttgart e Heilbronn, Strasburgo, Sciaffusa, Norimberga, Francoforte; tra Monaco e Bruxelles per Dinkelsbühl, nel Württemberg; tra Vienna e Parigi passando per Ulm, Tuttlingen e Hornberg, le carrozze postali con trasporto di viaggiatori e di merci. Ma questo servizio, dopo la creazione della Posta nazionale (a. 1709) nel Württemberg per opera del duca Eberhard-Luigi e dei nuovi cessionari fratelli Fischer, venne in quel ducato abbandonato dai Tasso, ai quali però venne di nuovo affidato ai primi del XIX secolo, in seguito al matrimonio del duca Carlo Alessandro con una principessa di Casa Tasso. Allora nel Württemberg entravano ed uscivano periodicamente 99 messaggeri a piedi, a cavallo e in carrozza.
In sèguito alla pace di Luneville (a. 1801) la Casa principesca di Thurn e Taxis dovette cedere le Poste della sponda sinistra del Reno e perdette, appena dopo lo scioglimento del vecchio Impero tedesco, il feudo imperiale del Generalato delle Poste dell’Impero. L’ultimo Thurn e Taxis, maestro generale delle Poste a Ratisbona alla dipendenza dell’Altezza – Primate, Massimiliano Barone Karg di Bebenburg, il 22 maggio 1810 venne privato del suo ufficio, e il giorno dopo passava con tutto il personale al servizio delle Poste di Baviera. La Generale Direzione delle Poste feudali rimaste alla Casa Principesca, verso la fine del 1811, da Ratisbona venne trasportata a Francoforte sul Meno e sottoposta al direttore generale Alessandro Barone di Vrintz-Berberich.
Dopo l’atto della Confederazione tedesca (a. 1815), le Poste Tassiane ebbero un nuovo risveglio; finché l’ultimo resto di esse, che comprendeva ancora 19 Stati e territori della Confederazione Germanica, venne ceduto alla Prussia il 28 gennaio 1867. «Alla Casa Taxis», come giustamente osservò il dottor Di Stephan alla inaugurazione dell’edifizio postale imperiale di Francoforte, «resta pur sempre il merito di aver conservato una mirabile unità in mezzo ad un variopinto mosaico di Stati per quattro secoli e mezzo, e di aver ben compreso la necessità di mantenerla ad onta delle spesso difficili relazioni e delle profonde scissure nei rapporti politici e giuridici della vecchia Germania. Finché al mondo vi sarà la storia, il nome di Thurn e Taxis rimarrà scritto con gloriosi ed indelebili caratteri nel campo postale».
Sotto il principe Carlo Alessandro (a. 1805-1827), che era ammogliato con Teresa Matilde duchessa di Mecklemburgo-Strelitz, sorella della regina Luigia di Prussia, la Casa Principesca, unitamente a un gran numero di Principi Sovrani, con atto del 12 luglio 1806 venne mediatizzata e sottoposta al Primate della Confederazione Renana Carlo di Dalberg e dopo il 1810 assoggettata alla corona di Baviera. La costituzione bavarese del 26 maggio 1818 confermò 1’egualità di prosapia della Casa Principesca Thurn e Taxis con le Case ancora Sovrane (condizione giuridica privilegiata) e conferì al Capo della stessa, cioè al Maestro Primate delle Poste della Corona, seggio e voto nella Camera del supremo Consiglio dell’Impero. Quale compenso del servizio postale nei territori prussiani sulla destra del Reno, nel 1819 venne concesso alla Casa Principesca il principato di Krotoschin come feudo principesco ereditario nella linea mascolina. In sèguito ai segnalati servigi nella Boemia il principe Carlo Alessandro ricevette nel 1823 il diritto di «Landmannschaf» nel ceto signorile del Regno di Baviera.i
Ad eccezione della Francia,ii ove l’Amministrazione delle Poste era diretta da un funzionario reale speciale, e del Portogallo, dove, dopo il 1606, la carica di Gran Maestro delle Poste era, per via di compera, passata nelle mani della famiglia Matta, al principio del XVIII secolo i membri della famiglia Tasso possedevano quasi da per tutto l’alta direzione del servizio postale. Anzi nel giugno del 1815, dopo le guerre di secessione, si fondò la prima lega germanica e quasi tutte le Poste tedesche passarono sotto l’amministrazione dei Tasso, i quali, un anno dopo, rinunziarono all’esercizio dei loro privilegi postali negli Stati prussiani.
Ma nel 1849 il territorio postale sottoposto alla giurisdizione dei Tasso cominciò a sgretolarsi; man mano si staccarono le Poste di ducati, granducati e province; la grande influenza di quei secolari pionieri di civiltà, si ridusse, si restrinse, quasi disparve. In quell’anno staccaronsi pure le Poste dell’Hannover, di Baviera, di Baden, di Württemberg: seguirono nel 1852 quelle di Brunswick, di Oldemburgo, del Lussemburgo; nel 1856 quelle di Mecklemburg-Schwerin, quelle della città di Bergedorf nel 1861, e nel 1864 quelle di Mecklenburg-Strelitz. Nel 1865 quindi il territorio postale amministrato dai Tasso comprendeva Assia Granducale, Nassau, Sassonia-Coburgo, Sassonia-Meiningen-Hildburghausen, Assia-Omburgo, Schwarzburg-Rudolfstadt, Francoforte sul Meno, Assía Elettorale, Sassonia-Weimar-Eisenach, Sassonia-Gotha, Lippe Detmold, Reuss, Schaumburg-Líppe, Arnstadt con le città di Gehren e Gross-Breitenbach, Amburgo, Brema, Lubecca.
Attualmente la Casa che, nel 1867 vendette alla Prussia tutti i diritti di Posta che le restavano ancora, possiede beni in Boemia, nel Tirolo, in Baviera, nell’Hohenzollern, nella Posnania e nel Württemberg, e si divide in due rami: a) ramo residente a Ratisbona: capo attuale, Alberto Thurn e Taxis, principe di Buchau e Krotoszyn, conte di Valsàssina, di Marchthal e di Neresheim, conte principe di Friedberg-Scheer, cavaliere del Toson d’oro e dell’Ordine di S. Uberto, membro ereditario del supremo Consiglio austriaco e della Camera del Consiglio di Baviera, membro ereditario della Camera dei Signori di Prussia e della Prima Camera di Württemberg, proprietario del II Reggimento dei cavalleggeri bavaresi «Taxis», maestro generale ereditario delle Poste e primo maestro delle Poste della Corona di Baviera; b) ramo residente al Castello di Laucin in Boemia: capo attuale, Alessandro, principe della Torre e Tasso.
Fine quattordicesima puntata
A cura di Luigi Rossi (Bochum)
www.luigi-rossi.com
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