LE POSTE TASSIANE (5)
Il Rübsam, dotto studioso di ricerche e di memorie Tassiane, così accenna, in un suo accurato studio su Johan Baptista von Taxis, al primo servizio di Francesco: «Il primo servizio postale organizzato da Francesco de Taxis percorse 1’Alemagna nel 1516; ma una lettera-patente di Filippo I, re di Spagna, del 1° marzo 1500, contiene, in base a contratto conchiuso col suo capitano e maestro Francesco de Taxis, un accordo, col quale Taxis prendeva impegno di stabilire una corrispondenza postale tra i Paesi Bassi, la Corte dell’imperatore Massimiliano I, la residenza del re di Francia e la Corte di Spagna. Il servizio postale incominciò nel 1504».
E il De Stephan, nella sua «Storia delle Poste in Prussia», rileva che il primo servizio di corriere in Alemagna fu organizzato tra Bruxelles e Vienna da Francesco Tasso e che l’annata in cui questi organizzò la prima Posta in quella regione è la stessa in cui i vascelli di Magellano fecero la prima volta il giro pel mondo.
L’Haass, in una Conferenza, tenuta nel Circolo di Geografia Commerciale del Württemberg in Stuttgart, sulla Storia Universale delle Poste dagli antichi ai nostri tempi, dice: L’imperatore, sposatosi con Maria di Borgogna, s’ebbe in dote, con altri cespiti, anche il Brabante (Paesi Bassi), e dovendo spesso ricever notizie da quella contrada e inviarne, fondò al principio del XVI secolo il corriere postale tra Bruxelles e Vienna addetto esclusivamente al suo servizio privato. Tale servizio venne istituito da Francesco Tasso, che 1’Haass chiama cortigiano, da quello stesso che aveva impiantata la corriera tra Vienna e l’Italia. Le spese per entrambi [sic] le corriere erano sostenute dall’imperatore. Il corriere stabilito da Francesco Tasso nel 1516 era la prima vera posta del Württemberg. Il duca Ulrich per assicurare la continuità del servizio concesse i quattro procacci di Knittlingen, Enzweihingen, Cannstatt ed Ebersbach. Francesco li accettò come una straordinaria concessione, senz’alcun obbligo da parte del duca; ma i suoi successori invece la richiesero come un diritto: donde nacquero lunghe e dispendiose controversie.
Il Weber aggiunge che nel Württemberg la Posta internazionale Tassiana, esercitata da corrieri in servizio tra i Paesi Bassi, la Corte imperiale e 1’Italia, dirigevasi su Hausen, Plochingen, Gingen a Fils, Söflingen, e attraversando località poco commercianti perché essa non si occupava del servizio interno. Per il diritto di passaggio loro accordato, i corrieri dei Tasso trasportavano gratuitamente la corrispondenza ducale. Il maestro delle Poste di Augsbourg, cui era affidata la sorveglianza delle stazioni che i Tasso possedevano nel ducato, inviava sistematicamente al duca i giornali che arrivavano al suo ufficio; per sua amabilità il duca gli donava, ogni anno, una botte di buon vino del Neckar.
Nel «Relatorio postal do anno Economico de 1877 – 1878 – 1879», a proposito della creazione del servizio delle Poste, nel Portogallo, si legge: «Essa coincide con l’epoca in cui Francesco Tasso organizzò le prime Poste nella monarchia spagnuola degli Asburgo».
E il Moser, che chiama maravigliose concezioni dell’ingegno umano 1’organizzazione dei gesuiti e la Posta, dimostra che il servizio postale propriamente detto è una creazione dei Tasso, creazione che ha avuto delle sorprendenti conseguenze, e che ha trasformato, sotto certi rapporti, il mondo. Oggi, in verità, non è, egli dice, difficile imitare, dopo Colombo, il viaggio d’America; ma se non si fosse avuto un Taxis o un Colombo chi avrebbe potuto valutare gli anni, forse i secoli, prima di sentir parlare di Poste e dell’America?
L’imperatore Ferdinando Il, in un diploma del 1621, designa chiaramente il Taxis come il primo creatore del servizio postale in Alemagna.
Francesco Tasso trasportava le lettere da Innsbruck a Bruxelles, di estate, in giorni 5 ½; d’inverno, in 6 ½. Da Bruxelles a Parigi impiegava 44 ore; a Lione, 4 giorni; a Granada, 15; a Toledo, 12. I ritardi, causati da forza maggiore, erano tollerati sempre; ma ciò avveniva ben di rado, ché il servizio di quest’uomo, dotato di un carattere ferreo e di una potente volontà, si svolgeva da per tutto rapido e sicuro.
Fine quinta puntata
A cura di Luigi Rossi (Bochum)
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