Il Premio della Pace 2010 — Lombardi nel Mondo
Il Premio della Pace 2010
Cari amici vicini e lontani vi chiedo di inviare una mail di appoggio alle candidature che come Lombardi nel Mondo abbiamo avanzato alla Regione Lombardia per il Premio della Pace.
Vi allego il modulo con cui noi abbiamo avanzato le candidature e il profilo dei canidati.
E’ sufficiente mandare una mail a Maria Elena Milano email maria_elena_milano@regione.lombardia.it – Oggetto: Premio della Pace ed esprimere con parole vostre l’appoggio alla candidatura avanzata dall’Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus a favore di :
Angelo Gaggino – già comandante delle nostro contingente in Bosnia -deceduto
nel febbraio 2010
Suor Lorenza Bietti – Missionaria in India -deceduta nel febbraio 2010
Abbiamo segnalato due persone di alto profilo morale che sarebbero finite nell’oblio o solo nel ricordo di coloro di famigliari ed amici ma che invece meritano un caro ricordo a tanta riconoscenza per l’umanità e l’alto senso civico con cui hanno vissuto ed operato.
Vorremmo condividere con voi questa azione morale. Fatelo appena potete.
PS
Se potete farlo a nome di organizzazioni che rappresentante ci aiuterà.
Un saluto
Daniele Marconcini
Presidente AMM ONLUS
Il Premio per la Pace
Il Premio annuale per la Pace, istituito dalla Giunta Regionale della Lombardia in attuazione della l.r. 20/1989 e successive modificazioni, promuove la cultura della pace e della solidarietà sul territorio lombardo.
1. TEMATICHE
Il Premio per la Pace 2010 è assegnato a persone, enti pubblici o privati, ad associazioni lombarde che hanno:
promosso iniziative per la pace e la cooperazione allo sviluppo, anche mediante la promozione del volontariato;
realizzato attività di cooperazione allo sviluppo, di educazione alimentare e sanitaria, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione;
sostenuto iniziative a favore della convivenza pacifica tra gruppi di diverse etnie e religioni e che abbiano promosso la fratellanza tra i popoli, anche attraverso la realizzazione di studi e ricerche finalizzati alla crescita di una cultura della pace;
favorito l’eliminazione delle discriminazioni di genere ed il raggiungimento dell’effettiva parità tra donne e uomini in tutti i paesi del mondo;
operato a favore dei diritti dei minori, della tutela dell’infanzia, della salute e della diffusione dell’istruzione primaria;
operato a favore dei profughi e degli sfollati, per garantire condizioni di vita dignitose e protezione contro violenze e sfruttamento;
agito per ridurre il fenomeno dei bambini soldato e per sostenere le persone colpite da mine antiuomo, consentendo di prospettare un futuro possibile;
operato per il rispetto dei diritti umani e degli ideali democratici e per la lotta contro ogni forma di pena o trattamento inumano o degradante;
realizzato progetti di formazione professionale, di imprenditoria sociale e, in generale, garantito un’educazione per tutti, riducendo l’analfabetismo e prospettando alle persone, in stato di povertà ed esclusione sociale, un futuro migliore;
svolto progetti di sviluppo economico sostenibile anche attraverso la valorizzazione delle risorse personali e sociali esistenti, nel riconoscimento e rispetto delle tradizioni culturali dei popoli;
dedicato impegno a favore dell’ambiente, della sua tutela e salvaguardia, nonché svolto azioni specifiche per costruire e diffondere una maggiore conoscenza e una maggiore sensibilità sui cambiamenti climatici, sulla biodiversità, sulla riduzione della desertificazione e deforestazione;
promosso tra i giovani, anche di gruppi etnici differenti, il dialogo e il confronto, rafforzando il rispetto reciproco, la tolleranza, la sensibilità e riducendo la discriminazione, i sentimenti di odio e di avversione;
sostenuto iniziative in ambito di sanità e assistenza volte a migliorare le condizioni di salute e di vita delle persone, ed in generale per lo sviluppo umano, dirette ad eliminare fame, povertà e diseguaglianze economiche;
compiuto progetti di educazione allo sviluppo (EAS) volti alla costruzione di percorsi di pace;
operato in situazioni di emergenza umanitaria per calamità naturali o belliche.
CURRICULUM VITAE SINTETICO di Angelo Gaggino
Il tenente Colonnello Angelo Gaggino dopo aver conseguito la maturità scientifica ha frequentato il 97° Corso per allievi ufficiali di complemento , conseguendo nel 1980 il gradi di sottotenente di artiglieria controaerei. Assegnato al 17° gruppo di artiglieria controaerei “Sforzesca”, ha svolto presso il suddetto reparto l’incarico di comandante di sezione e di sottocomandante di batteria controaere leggera. Frequentato il 1° corso per ufficiali del ruolo speciale è stato trasferito nel 1983 presso il 4° Reggimento di artiglieria controaerei “Peschiera” di Mantova dove ha ricoperto diversi incarichi tra cui quello di comandante della “batteria di supporto e controllo del fuoco” e di “addetto presso l’ufficio addestramento”. Promosso Tenente Colonnello ha assunto l’incarico di “Capo ufficio operazioni, addestramento ed informazioni”. Ha frequentato il Corso per “Ufficiale addetto al Controllo dello Spazio Aereo (1989) e conseguito la qualifica di valutatore NATO per il “Battalion Operation Center (1991)”. Il Ten. Col. Gaggino ha partecipato alle operazioni “COMMZWEST” in Albania (2001) in veste di Capo divisione J3/5, “ALTHEA” in Bosnia-Hercegovina (2007) in qualità di Chief Infosec.
Ha conseguito la medaglia al merito di lungo comando nell’Esercito (10 anni), la medaglia “Mauriziana” al merito dei dieci lustri di carriera militare, le croci commemorative per le “operazioni di pace”, per le “operazioni di soccorso umanitario”, per le “operazioni di ordine pubblico” per il servizio prestato durante operazione “DOMINO” (2003-2006), la medaglia commemorativa per gli interventi per le pubbliche calamità.
Il Te. Col. Angelo Gaggino, comandante la base logistica addestrativa di Edolo, è scomparso improvvisamente il 6 febbraio 2010. Lascia la moglie e due figli, Davide e Luca. anni e la moglie dalla quale era separato da qualche
MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA
Angelo Gaggino viene ricordato come catalizzatore di energie e di entusiasmo già dal tempo del suo primo incarico come vigile urbano nella città natale di Andora. Qualità che continua ad esibire una volta arruolatosi nell’esercito. Durante il suo incarico a Mantova svolge un’attenta attività civile e sociale al di fuori della caserma, il gruppo operativo 4° Missili addestrato per le missioni NATO all’estero. Coordina il gruppo che organizza Telethon 2000. Entusiasmo che nel 2008 lo porta a gestire il contingente di pace Italfor a Sarajevo, missione composta da 2.400 persone di 28 Paesi diversi. Forza multinazionale impegnata con autorità, popolazione locale e associazioni non governative a stabilizzare la Bosnia Hercegovina. Si riferiscono a quel periodo i commenti del nunzio apostolico, Alessandro D’Errico che testimonia l’impegno profuso dal contingente di Angelo Gaggino. Doni ai bambini in occasione del Natale, assistenza ai bambini diversamente abili dell’istituto “SUNCE” di Pale, generi di prima necessità distribuiti a tutti senza alcuna distinzione e assistenza sanitaria. Quest’ultima volta a favorire il trasferimento in Italia dei bambini e adolescenti bosniaci affetti da patologie non curabili in loco. Angelo Gaggino ha ben rappresentato quella speciale categoria di italiani nel mondo ovvero i nostri militari impegnati nelle varie missioni di pace che si sono distinti per umanità e rispetto nei riguardi delle popolazioni locali.
CURRICULUM VITAE SINTETICO di Suor Lorenza Bietti
Suor Lorenza Bietti è nata il 15 maggio 1941 a Venegono Superiore, Varese. E’ entrata nella congregazione delle Figlie della Presentazione di Maria al Tempio nel 1963. L’8 dicembre 1968 è partita per il Kerala, India per attività pastorale e assistenza ai malati. Dal 1968 al 1983 è infermiera e istruttrice di giovani suore. Con il pensiero ai più poveri dei poveri nel 1984 va in Andhra Pradesh. Inizia il lavoro ocn i lebbrosi a Fhatimanagar e nel 1985 fonda Handagar con case per ex-lebbrosi, scuole e un laboratorio di cera. Nel 1988 incomincia at attivare il servizio oculistico per la cura soprattutto della catarratta. Dal 2000 è in funzione il centro oculistico gratuito di Navadrusti dove gruppi di medici italiani prestano a turno servizio volontario. Suor Lorenza istituisce il progetto di adozione a distanza per dare la possibilità alle bambine povere di avere un’istruzione e una cura adeguata.Dal 1991 è aperto il boarding di Darbhagoodan che ospita 150 bambine fino alla decima classe. L’attività si è estesa ai villaggi vicini dove viene offerto gratis il doposcuola e qualche momento di animazione in occasione di festività religiose. Nella sua opera instancabile suor Lorenza da vita a un altro boarding a Devaghirpatnam, sempre nel disastrato distretto di Warangal. Qui sono attualmente ospitate 80 bambine, tra cui molte orfane, figlie di genitori malati di AIDS e lebbrosi. Insieme alla scuola c’è adesso un centro sanitario e un’ala della costruzione che ospita malati terminali e anziani soli o con problemi. Trasferita la sede regionale della congregazione da Fatimanangar a Karunapuram, suor Lorenza ha preso a cuore la situazione di numerose donne vedove o disabili senza fonte di guadagno dando vita al laboratorio artigianale di Navaieevan che coinvolge anche altre persone dei villaggi vicini. Suor Lorenza Bietti è morta in Italia dopo breve malattia il 21 febbraio 2010. Ma la missione continua.
MOTIVAZIONE DELLA CANDIDATURA
Le suore della congregazione delle Figlie di Maria della Presentazione al Tempio non chiedono nulla. Il loro pensiero è rivolto a chi non ha niente, anzi meno di niente. Per questo motivo l’opera di suor Lorenza Bietti, che le rappresenta tutte, merita di emergere. Le parole di suor Annunciata valgono più di analisi dettagliate. Riferendosi alla situazione dei lebbrosi e della costruzione di 40 casette, suor Lorenza le raccontava : “ Stavano abbandonati sotto i ponti, per le strade in una promiscuità indicibile, scacciati da tutti… era impossibile per questo gruppo essere integrato in città, ma adesso hanno al loro casetta, si è ricostituita la famiglia, in questo laboratorio costruiscono candele che poi vendiamo, abbiamo allestito una piccola scuola per dar loor una piccola possibilità”: Era la stessa suor Lorenza che diceva che non si poteva stare a guardare impassibili senza far niente. Sono creature di Dio . Dio le ama e vuole che noi li aiutiamo. E’ incredibile come la forza della fede sia in grado di sostenere l’urto di missioni che a prima vista sembrano impossibili. Suor Lorenza ah dato il suo contributo al miglioramento della vita di molti senza chiedere niente in cambio. Senza dubbio il miglior regalo è quello di vedere continuare i suoi sforzi e di far sì che gli aiuti arrivino anche dai governi locali, che continuino a giungere dall’Italia per allargare la missione per cui ha dato la vita
Document Actions