Maurizio Pavani ci presenta la nuova Area del Portale dedicata allo Sport in Lombardia — Lombardi nel Mondo

Maurizio Pavani ci presenta la nuova Area del Portale dedicata allo Sport in Lombardia

Presentazione della nuova Area del Portale e del suo Curatore, Maurizio Pavani

Il Portale dei Lombardi nel Mondo si arricchisce di un’altra Area, dedicata allo Sport in Lombardia.

Il curatore di quest’Area è Maurizio Pavani, Laurea in Scienze dell’Informazione e dello Spettacolo, Funzionario Area Comunicazione e Relazioni Esterne – Caporedattore Multimediale Redazione Web D.G. Sport e Giovani – U.O. Promozione e sviluppo attività sportiva in Regione Lombardia, nonché iscritto all’Albo professionale Elenco Pubblicisti Lombardia, Docente in Comunicazione, vincitore di Premi giornalistici.

L’abbiamo intervistato per farci spiegare dalla sua viva voce come intende caratterizzare questa nuova Area del Portale:

 

1. Allora Maurizio, cosa troveremo in questa Area dedicata allo Sport in Lombardia?

Una presentazione di alcuni principali eventi sportivi che si svolgono nell’arco di ogni mese sul territorio lombardo, finalizzati alla promozione e pratica dello sport a livello dilettantistico, organizzati da un po’ tutto il mondo dell’associazionismo lombardo con il contributo dell’Assessorato Sport di Regione Lombardia. Ovviamente anche i grandi eventi dello sport professionistico come recentemente è stato per i Mondiali maschili e gli Europei Femminili di Volley e per il GP d’Italia di F1 ospitati in Lombardia, la cui eco internazionale è un importantissimo strumento di promozione del territorio lombardo e delle insite peculiarità ambientali, paesaggistiche, culturali e artistiche nel mondo. Un ventaglio di discipline sportive tradizionali che raccontano di calcio, sci, atletica, volley e basket ma anche emergenti come il football americano, gli sport della neve, dell’acqua, le skymarathon d’alta quota e di solidarietà sociale con le numerose gare cittadine mix di sport, divertimento che migliorano il benessere psico-fisico e aiutano la ricerca medica e scientifica.

2. Che taglio intendi dare alle notizie e informazioni che verranno presentate?

Un taglio giornalistico di facile approccio, dove possibile arricchito con i commenti di personalità del mondo istituzionale e sportivo.

3. Puoi già anticiparci qualcosa di interessante che si sta muovendo nel mondo dello sport in Lombardia?

Molta attenzione è posta nei confronti della diversa abilità e verso il mondo della scuola. Proprio in questi giorni in occasione della giornata nazionale dello sport paralimpico in scena giovedì 13 ottobre contemporaneamente in 11 città d’Italia tra cui Milano, il presidente Formigoni ha posto l’accento sull’importanza del fare sport non solo come forma di prevenzione per coloro che soffrono di malattie legate al metabolismo ma anche per chi è purtroppo afflitto da disabilità fisica, sensoriale e intellettivo-relazionale. Lo sport, quello vero, sincero e appassionato, è uno straordinario esempio di crescita interiore, sensibilizzazione e opportunità per vivere in un ambiente fatto di pari dignità; questo vale tanto per i ragazzi quanto per le loro famiglie. Da parte mia non posso fare a meno di pensare al calvario sofferto da Pistorius ma anche da altri, oggi affermati campioni dello sport paralimpico che hanno potuto gareggiare anche con i più forti atleti normodotati.

4. Come è nato il tuo interesse per questo argomento?

Lo sport mi ha sempre affascinato, il calcio in particolare: è divertente, di gruppo, dinamico, atletico; lascia spazio alla fantasia e mette in luce doti tecniche e atletiche della squadra e dei singoli. Puoi calciare la palla con forza, di collo pieno, d’effetto liftato interno ed esterno; poi ci sono i calci di punizione a foglia morta, i tunnel, le veroniche, le rabone e il cucchiaino. Come promettente centromediano, ho partecipato ai campionati per giovani calciatori e sono stato scelto per sostenere un provino nelle giovanili del Milan con l’ex-campione Zagato come allenatore. Purtroppo non è andata come invece avrei voluto … e allora ho pensato che se non potevo praticare calcio professionistico, almeno provare a raccontarlo! E’andata così  … fino alle interviste fatte a Kakà, Ronaldo, Del Piero e tanti altri campioni non solo del Calcio.

Grazie Maurizio e buon lavoro!”

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