I problemi nell’ottenere la cittadinanza italiana — Lombardi nel Mondo

I problemi nell’ottenere la cittadinanza italiana

Vorrei segnalare la situazione assurda che si sta verificando in Italia per ottenre la cittadinanza italiana. A causa del collasso dei consolati all’estero per l’aumento esponenziale delle richieste, si assiste ad una massiccia emigrazione in Italia per la cittadinanza con i relativi problemi.

Vorrei segnalare la situazione assurda che si sta creando in Italia. In qualità di vicepresidente della Associazione Mantovani nel mondo onlus mi occupo volontariamente, come tutti i miei colleghi, di assistere gli italiani emigrati nel mondo e chi dal mondo è emigrato in Italia , in modo specifico nella Città di Mantova dove abbiamo la sede.

 

E’ noto che tutti gli extracomunitari che arrivano in Italia per turismo devono fare il permesso turistico in Questura ( polizia ) entro 8 giorni utili  dal loro arrivo. Per ottenere il visto devono avere 4 foto-tessera, 1 marca da bollo di 14.62 €uro, una assicurazione medico sanitaria ( la minima è di 95 euro) la fotocopia del passaporto col numero di passaporto e timbro di ingresso e una dichiarazione di chi li ospita che si assumono la responsabilità di mantenimento, una autocertificazione di residenza e stato di famiglia di chi ospita  , se chi ospita è uno straniero gli chiedono anche una dichiarazione dei redditi, ( quest’ultimo documento pur non essendo esplicitamente richiesto dalla normativa, viene domandato ormai da molte questure quando esiste il dubbio di come si mantiene chi a sua volta deve mantenere l’ospite.) pensate ad un turista che gira per hotels e non da amici. Fatta la fila per qualche ora otterrete un tagliando per ritirare il permesso di soggiorno originale qualche giorno prima della scadenza del permesso , ma se vi fermano per controlli siete in regola perché dimostra che siete stati in questura a dichiarare la vostra presenza. Chi viene in Italia per 1 o 2 settimane non ha bisogno di fare il permesso turistico.

 

Ora che sta succedendo e cosa si potrebbe fare?

Innanzitutto questo procedimento potrebbe essere tolto, liberando molto lavoro alle questure per altro. L’extracomunitario dovrebbe entrare in Italia senza fare alcuna dichiarazione, è sufficiente il timbro nel passaporto che gli fanno alla frontiera quando entra in Europa. Se lo scoprono passati i 3 mesi ha l’espulsione . Il permesso turistico non da la certezza del rientro.

Potrei essere d’accordo sulla assicurazione sanitaria, dato che negli ospedali italiani c’è l’obbligo della assistenza a tutti, regolari o clandestini che siano. Il problema è che nei paesi in via di sviluppo gli ospedali pubblici sono un disastro, il che vorrebbe dire favorire una emigrazione clandestina anche per le cure.

Altro punto dolente , chi viene in Italia per fare la cittadinanza, deve prima fare obbligatoriamente il permesso turistico, per poi ritornare a fare il permesso in “Attesa di cittadinanza”. Potendo fare subito l’attesa cittadinanza , evitiamo altre code.

 

Veniamo ora al problema della cittadinanza. La legge italiana permette a chi è discendente per linea diretta (femminile dopo il 01/01/1948, o diretta maschile sempre) di avere la cittadinanza italiana. Questo sta portando negli ultimi anni ad una corsa alla cittadinanza specialmente in quei Paesi dove si registrò una nostra emigrazione particolarmente numerosa come Argentina e Brasile.

 

Solo in Brasile su una popolazione di 182 milioni di abitanti , circa 31 milioni sono oriundi italiani di cui in questo momento 1.700.000 persone stano chiedendo la cittadinanza ai vari consolati italiani con la conseguente paralisi di tutte le pratiche. Si dice che dall’estero occorrano tra i 10 e 20 anni mentre in Italia solo qualche mese. Tutti conoscono questo escamotage ormai provocando una enorme emigrazione in Italia per fare la cittadinanza. La polizia ed i comuni stanno vedendo questo fenomeno ed iniziano a contrastarla. Stiamo registrando moltissimi espulsioni per motivi futili , io riesco ad evitare l’espulsione di qualche persona ma sono centinaia le espulsioni a fronte di migliaia di arrivi.

Gli stessi comuni se prima era collaborativi perché avevano solo qualche caso all’anno, ora hanno centinaia di casi al mese quindi sono molto rigidi , applicano la legge in maniera molto restrittiva impedendo l’ottenimento della cittadinanza. Si sta passando dalla ignoranza della legge da parte dei funzionari dell’anagrafe all’ostruzionismo. Quindi chi sta vendendo in Italia si accorgerà che i tempi si stanno allungando in modo esponenziale. Sono inoltre nate centinaia di studi di avvocati e non che chiedono tra i 200/800 euro  per assisterli nella varie pratiche , molti di questi sono extracomunitari.

 

Ora ma perché questa corsa alla cittadinanza adesso? Dieci anni fa un brasiliano o argentino otteneva la cittadinanza in poco tempo anche presso il loro consolato perché erano in pochi.

Permettetemi questo sfogo, ma amando e vivendo tra il Brasile e l’Italia ed essendo uno dei pochi che assiste gratuitamente penso di averne il diritto.

La maggior parte delle richieste di cittadinanza si basano sul poter vivere e lavorare in Italia, pensando ad un Paese ricco ( erroneamente perché il PIL italiano è a -.05 contro un +4.5 brasiliano e +7 argentino) l’orgoglio della cittadinanza è una minima ragione. Il permesso di attesa cittadinanza e per turismo NON da nessuno diritto a lavorare

Pensano erroneamente che per studiare in Italia bisogna essere italiani; non è vero. Pensano che qui le università funzionino anche di notte come in Brasile, e che si possa lavorare di giorno per mantenersi. Scoprono che le università statali sono molto selettive, e che il reddito minimo per viver nelle piccole città è di 500 euro/mese contro le 800 euro nelle grandi. Pensano di poter trovare lavoro facilmente, arrivando con pochissimi soldi ,ma poi scoprono la realtà e diventano facili prede di scorciatoie illegali per poter vivere.

 

Sono convinto che nei prossimi mesi anche qui in Italia sarà tutto paralizzato per le cittadinanze.Bisogna che il politico intervenga ma ho i miei seri dubbi. Aumenteranno invece le possibilità di ottenere la cittadinanza senza adeguare la struttura gia al collasso perché sono considerati solo elettori . Il Ministro Tremaglia nel suo ultimo viaggio in Brasile ha dovuto affrontare un gruppo di brasiliani divenuti italiani che giustamente ora rivendicano una pensione sociale come chi vive in Italia. Ma abbiamo la copertura finanziaria per poter dare una pensione ai milioni di italiani nel mondo in difficoltà economiche?

L’anno prossimo gli italiani all’estero voteranno 12 deputati e 6 senatori per portate in parlamento le loro esigenze ma sono sicuro che verranno assorbiti dai vari partiti. Tutti i partiti italiani stanno girando per il mondo per attrarre i potenziali candidati.

 

Aggiungo l’elenco dei documenti per ottenere la cittadinanza italiana da parte dei discendenti. Secondo la famosa circolare  K28.1:

 

1) Estratto dell’atto di nascita dell’avo italiano emigrato all’estero rilasciato dal comune italiano dove è nato. ( I nostri siti vi aiutano gratuitamente a trovare il comune )

 

2) Atti di nascita con traduzione ufficiale italiana, di tutti i suoi discendenti in linea retta, compreso quello del richiedente.

 

3) Atto di matrimonio emigrato all’estero e dei suoi discendenti in linea retta, munito di traduzione ufficiale in italiano se fatto all’estero. (Qui avrei dei dubbi sulla necessita nei casi di figli nati fuori dal matrimonio ma sono casi rari ,la convivenza all’epoca non esisteva se non in qualche caso)

 

4) Certificato rilasciato dall’autorità estera , munita di traduzione ufficiale italiana, che l’avo non acquisii la cittadinanza straniera prima della nascita dell’ascendente dell’interessato.

 

5) Certificato rilasciato dall’autorità estera , munita di traduzione ufficiale italiana, che l’avo ed i suoi discendenti in linea retta ne la persona richiedente non abbiano mai rinunciato alla cittadina italiana.( Art 7 legge N° 555 del 13/06/1912)

 

6) Certificato di residenza. ( se non si porta la residenza in Italia ) si è costretti a fare la richiesta di cittadinanza ai rispettivi Consolati italiani all’estero)

 

Sperando di aver fatto chiarezza. Sono a disposizione di ulteriori chiarimenti

 

Antonello Confente

 

VicePresidente
Associazione Mantovani nel Mondo
info@mantovaninelmondo.org
www.mantovaninelmondo.org


www.lombardinelmondo.org
brasile@lombardinelmondo.org

 


Cell. Rio de Janeiro +55.21.8196.9597

 

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