Un incontro “eccellente” ma ancora senza risultati. La prima giornata della visita del presidente paraguaiano Fernando Lugo in Brasile si è chiusa con un nulla di fatto sulla questione più corposa, quella relativa al regime economico della centrale idroelettrica binazionale dell’Itaipu.

Nelle due fasi dell’incontro -quaranta minuti di dialogo privato tra Lugo e il presidente Inacio Luis Lula da Silva, seguito da una conversazione ampliata a ministri e tecnici-, nessuno dei 14 accordi in agenda è stato firmato.

Segno che di fatto la trattativa sull’Itaipu – argomento centrale del vertice – è ancora ferma allo scambio di proposte fatto dalle rispettive delegazioni governative a gennaio.

Il Paraguay chiede una revisione delle coordinate del Trattato con cui le parti, nel 1973 disciplinarono lo sfruttamento della più grande centrale idroelettrica del mondo.

Un documento, redatto quando nei due paesi c’erano due regimi militari, che divideva l’energia prodotta in porzioni uguali impegnando le parti a vendere le quote non utilizzate al socio.

Il Paraguay, che utilizza una quantità di energia molto inferiore, chiede un adeguamento del prezzo di vendita, anche per ammortizzare i costi di costruzione, oltre alla possibilità di poter rivendere a terzi la quota non utilizzata.

Brasilia aveva risposto offrendo linee di credito per la realizzazione di altre infrastrutture nel paese vicino e un aumento, giudicato da Asunción insoddisfacente, nel prezzo dell’energia.

Lula e Lugo – che ha definito “eccellente” l’incontro – hanno comunque espresso ottimismo sul prosieguo della trattativa e fonti diplomatiche hanno spiegato ai media che le firme sugli accordi potrebbero essere apposte in un prossimo viaggio del capo di Stato brasiliano in Paraguay, fra uno o due mesi.

Jorge Garrappa Albani – Redazione Argentina

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