Un australiano con Mantova nel cuore — Lombardi nel Mondo

Un australiano con Mantova nel cuore

La storia vera, che presenteremo in più capitoli, di un lombardo emigrato in Australia nei primi decenni del secolo scorso. Da essa è possibile ricavare spunti interessanti per una riflessione sull’emigrazione e le sue tematiche storiche e culturali

Bruno Ravagnani nacque a Correggioli di Ostiglia, in provincia di Mantova, nel 1915. Emigrò in Australia nel 1929. Appena arrivato nel nuovo paese, si adattò alle nuove condizioni di vita e lavorò nelle piantagioni di canna da zucchero nel Queensland settentrionale, prima di poter poco alla volta conquistare un suo ruolo nel tessuto sociale australiano. Vogliamo raccontare la storia di un uomo eccezionale e, attraverso di lui, rileggere il contributo che gli emigrati italiani e lombardi hanno dato alla nascita di un nuovo, grande Paese. Oggi infatti, dopo oltre 100 anni dalle prime migrazioni, gli sforzi di tanti uomini e donne alla creazione di un’importante e nuova realtà sociale ed economica rischiavano di essere dimenticati, travolti dal cambiamento radicale dello stile di vita degli italo-australiani e spesso dal successo che molti figli e nipoti di emigrati hanno raggiunto. La zona preferita dall’emigrazione in Australia fu, per pura necessità, il Nord Queensland tra le piantagioni di zucchero che erano state fondate il secolo prima. Generalmente la scelta della destinazione veniva fatta seguendo le rotte tradizionali gia intraprese dai primi pionieri o per raggiungere amici che gia risiedevano in terra straniera. Una volta assicurato il lavoro all’estero all’emigrante italiano, questi salutava le famiglia e gli amici senza alcun timore di trovare un percorso di ostacoli e difficoltà, sempre che il suo guadagno fosse sufficiente da poter inviare soldi a casa in Italia, questa era normalmente la ragione principale del suo trasferimento, la speranza di poter tornare a casa entro qualche anno, con denaro sufficiente per comprare quei tanti agognati pochi acri di terra e continuare cosi a lavorare assieme alla sua famiglia, come i suoi antenati avevano fatto per anni. Tuttavia, ogni buona intenzione ed aspettativa riferita all’incognito, il futuro, viene riportata ai limiti della ragione della realtà e, dopo alcuni anni di assenza dall’Italia, il sogno iniziale di acquistare quella piccola proprietà è ancora lontana all’orizzonte e l’alternativa sembra essere quella di inviare il denaro a casa in modo da farsi raggiungere dalla famiglia nel nuovo Paese. Nei prossimi articoli presenteremo una analisi storica approfondita della vicenda del sig. Ravagnani, contestualizzandola anche nel particolare periodo storico australiano di inizio 900.

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