Champions League 2018, il Real vince la terza Coppa consecutiva. I blancos sono leggenda!
di Maurizio Pavani
Dopo un primo tempo equilibrato, giocato sostanzialmente alla pari salvo qualche folata da parte dei Reds con il loro giocatore più pericoloso, l’egiziano Salah, ecco che la malasorte fa capolino sul campo di gioco: dapprima prende di mira proprio Salah, costretto a uscire in lacrime per una brutta botta alla spalla dopo uno scontro di gioco con un difensore madrileno. In seconda battuta, per non fare torto a nessuno, la sfortuna tocca al Real che deve rinunciare a Carvajal, sempre per infortunio; infine si accanisce ancora contro il Liverpool a inizio della ripresa, quando al 6’ il portiere Karius commette la più banale delle papere, facendosi anticipare da Benzema, bravo a intercettare un suo goffo rinvio con le mani all’interno dell’area di rigore.
La gara allora si accende e ben presto, solo dopo 4 minuti, giunge il pareggio del Liverpool firmato da Mané per la gioia dei tanti supporter inglesi. Poi, al 19′, un altro gol-capolavoro da vedere e rivedere in loop: quello in sforbiciata acrobatica siglato da Gareth Bale, appena entrato in campo al posto di Isco: sul solito calibrato cross di Marcelo, il gallese è protagonista di un gesto tecnico che riporta in vantaggio il Real. Un gol davvero favoloso! Ancora Manè si rende autore di un bel rasoterra che però, centrando in pieno il palo della porta spagnola, nega il 2-2; infine la malasorte, forse non paga, si accanisce ancora sul povero Karius che, frastornato dalla precedente papera, finisce per commetterne un’altra ancora più clamorosa, questa volta con Bale protagonista, autore di un forte tiro da fuori area che piega letteralmente le mani al povero portiere dei Reds. Un incubo interminabile che raramente si ricorda in Champions, condito dalle lacrime del fine partita e con il volto nascosto dalla maglia per la vergogna.
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