Al Palio di Legnano si rievoca la storica battaglia contro il Barbarossa — Lombardi nel Mondo

Al Palio di Legnano si rievoca la storica battaglia contro il Barbarossa

Legnano 18 maggio 2018 – Si sta preparando alla sfilata storica che domenica 27 maggio darà il via al Palio, manifestazione finale rievocativa della Battaglia di Legnano che avvenne il 29 maggio del 1176 e che vide la vittoria dei comuni alleati nella Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa

 

di Maurizio Pavani

 

La sfilata, che partirà alle 15:30 da piazza Carroccio, sarà composta da circa 1200 figuranti in costume ed è organizzata secondo regole stabilite da un apposito regolamento. Il corteo si divide in tre parti principali: delegazioni e gonfaloni delle città appartenenti alla Lega dei Comuni, Contrade, Carroccio e Compagnia della morte. Il gonfalone del Comune di Legnano sfila per ultimo.

Ogni contrada, che può sfilare con un massimo di 110 figuranti e di 16 cavalli, svolge e rappresenta un tema specifico dell’epoca medioevale:

  • La Flora è la guerra
  • Sant’Ambrogio, i cortigiani
  • San Martino, la musica e la danza
  • San Domenico, i giochi e popolani
  • San Bernardino, il trionfo per la cattura delle armi
  • Legnarello, la forza ed il lavoro
  • San Magno, la nobiltà e il clero
  • Sant’Erasmo, l’astrologia e la caccia

 

Alle ore 16:15, la sfilata storica entrerà al campo sportivo G. Mari dove sono previsti onori al Carroccio, la carica della Compagnia della Morte e lo svolgimento del Palio con la corsa dei cavalli. In caso di maltempo il programma di domenica 27 maggio verrà rinviato a sabato 2 giugno.

 

Il Palio tra Folklore e Storia

 

Il Palio di Legnano è l’insieme delle manifestazioni rievocative della Battaglia di Legnano, l’importante fatto d’armi che il 29 maggio del 1176 vide la vittoria dei comuni alleati nella Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa. Tracce delle prime commemorazioni si ritrovano, in forma religiosa, già nel tardo medioevo (1393) a Milano nella chiesa d San Simpliciano, ma il Palio così come oggi lo si conosce ha origini più moderne.

La prima edizione in assoluto, che fu chiamata “Festa del Carroccio“, risale al 1932, organizzata in contemporanea ad una sorta di fiera gastronomica, fu costituita da una sfilata in costume d’epoca e da una gara ippica che si svolse al campo sportivo Brusadelli. La prima edizione del Palio non fu assegnata in quanto la gara fu sospesa a seguito di un incidente avvenuto ad un fantino; la corsa riprese, regolamentata in modo più adeguato solo 3 anni più tardi, nel 1935. E’ da questa seconda edizione, organizzata con una sfilata in costume molto più ricca, che la rievocazione prende il nome di “Palio di Legnano“. Questa edizione del Palio che le cronache dell’epoca riportano come molto ben riuscita e seguita da numeroso pubblico fu vinta da San Domenico che conseguentemente ha iscritto per prima il suo nome sull’albo d’oro della corsa.

 

 

Dalla successiva edizione, 1936, la denominazione dovette cambiare in quanto una precisa disposizione del Duce stabiliva che la denominazione “Palio” doveva essere riservata esclusivamente alla tradizionale manifestazione senese. La rievocazione legnanese assunse allora il nome di “Sagra del Carroccio“, fino all’edizione del 2005; dal 2006 infatti la manifestazione ha ripreso il nome precedente di Palio di Legnano.

La città è stata divisa in contrade, dieci inizialmente, che presto si ridussero ad otto. La contrada, letteralmente “gruppo di case attorno ad una strada”, è un quartiere storico della città che ha la propria sede nel maniero, epicentro della vita associativa e delle attività oltre che luogo nel quale sono custodite tutte le armi, gli ornamenti ed i costumi che vengono utilizzati nella sfilata storica.

 

Le guida della contrada è affidata alla reggenza composta dalle tre cariche più importanti che sono Capitano, Castellana e Gran Priore. Le otto contrade nelle quali è suddivisa la città di Legnano sono: La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo. In coda sfila il Carroccio scortato dai fanti e dalla celebre Compagnia della morte che chiude il corteo. La compagnia della morte è capitanata dal leggendario condottiero Alberto da Giussano il cui monumento, opera dello scultore Enrico Butti, è diventato simbolo della città. La mattina, prima della sfilata e della corsa, in piazza San Magno sul carroccio si celebra la messa che è seguita dall’investitura religiosa dei Capitani e dalla benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio. (fonte e foto: www.paliodilegnano.it)

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