Italiana d’Argentina Ida Y Vuelta — Lombardi nel Mondo

Italiana d’Argentina Ida Y Vuelta

La giovane scrittrice Silvia Rosa narra l’esperienza del viaggio in Argentina, tra Rosario, San Lorenzo, Pergamino, per presentare il suo libro “Italiane d’Argentina. Storia e memorie di un secolo d’emigrazione al femminile (1860-1960)”

E dopo più di tre mesi dal mio rientro in Italia finalmente ho iniziato a sistemare tutto il materiale fotografico raccolto e a mettere ordine tra appunti e ricordi, tentando di raccontare un poco la mia esperienza in Argentina, soprattutto l’intensa ed emozionante settimana che ho trascorso ospite della carissima Lidia Piatti, la presidente della Asociación Lombarda Pergamino, viaggiando tra Rosario, San Lorenzo, Pergamino per presentare il mio libro “Italiane d’Argentina. Storia e memorie di un secolo d’emigrazione al femminile (1860-1960)”, Ananke 2013.

Non so perché mi sia (stato) così difficile scrivere di questo viaggio in Argentina: sono partita col proposito di scrivere tutti i giorni o quasi quel che mi accadeva laggiù, avevo creato apposta un blog in cui pubblicare una sorta di reportage sul viaggio in corso, invece sono sparita, anche a me stessa in effetti. Se avessi un animo da giornalista avrei potuto raccontare della crisi energetica che ha colpito l’Argentina, della luce che mancava e non solo a Buenos Aires, della gente che scendeva in strada a protestare (in certi quartieri di Baires non c’era luce da 15 giorni, quando sono arrivata io, a gennaio), del giorno in cui a Pergamino abbiamo cenato a lume di candela, temperatura 47 gradi, niente ventilatore niente aria condizionata, l’ennesimo corte de luz, e poi avrei potuto dire della crisi economica, dell’inflazione galoppante (così scriverebbe un giornalista), dei tipi che in Calle Florida cambiano dollari ed euro in nero, uno a ogni angolo, li chiamano arbolitos, in piedi e fissi lungo la strada come alberi, o di alcune scelte politiche in auge, la questione del sussidio dato a giovani senza lavoro e che non studiano, sussidio che fa infuriare molte persone della classe media (con cui ho parlato) che sulla scuola pubblica sullo studio e sul lavoro hanno creato le basi di un miglioramento sociale ed economico che ora è quanto mai messo in discussione, o ancora potrei dire della Villa 31, una baraccopoli gigantesca nel cuore della Capital, che ho visto molto da vicino al mio rientro in micro bus da Pergamino, una città nella città che rende ancora più stridente il contrasto con i barrios privati, una sorta di ghetti di lusso, isole appartate di benessere con tanto di vigilantes e recinti di protezione e giardinetti verdi e lindi da pubblicità. Potrei dire molto altro, però temo di non avere nessuna particolare inclinazione verso la cronaca, e infatti mi risulta difficile descrivere in modo chiaro e coerente persino il tempo che ho trascorso in Argentina, che sembra un impasto di immagini a tratti nitide a tratti confuse, come in un sogno.

Forse è per via di questa malinconia fortissima che mi assale ogni volta che solo pronuncio il nome di un Paese che amo tanto da orientare spesso le mie scelte in direzione di un ritorno: mi sembra che la mia vita di qui, in Italia, sia una specie di scommessa contro il tempo e la distanza e l’assurdo di un amore inspiegabile per questa terra lontana, a cui ho sentito di appartenere prima ancora di visitarla, già da quando bambina, con gli occhi sgranati, me ne stavo ore intere a fissare le cartoline postali che la mia prozia emigrata mandava da Buenos Aires a mia nonna.

Prima di tentare una sorta di breve incompleto resoconto della settimana trascorsa nella Pampa, vorrei ringraziare di cuore le persone che mi hanno accolta con affetto e generosità e che hanno dimostrato interesse e attenzione per il mio libro “Italiane d’Argentina”, in primis chi con molta cura ha organizzato le presentazioni e poi il pubblico che vi ha preso parte attivamente, narrando spesso la propria storia: questi racconti di vita si sono intrecciati a quelli contenuti nel libro e io mi sono sentita così piccola di fronte alla forza e al coraggio di queste donne e di questi uomini del passato e del presente che hanno attraversato l’oceano per cercare un altro destino. Da sempre mi sento molto vicina a loro, non solo perché discendo anch’io da emigrati, ma perché in quel gesto -emigrare- vedo la straordinaria capacità di concepire un futuro diverso, un Altrove, una capacità immaginifica così potente da costruire davvero, per certi versi, un mondo nuovo.

Il mio grazie per l’esperienza a San Lorenzo e a Rosario va in particolare ad Anna Maria Scapigliati e a Jorge Ugulinelli, a tutta la Sociedad Italiana “Unione e Benevolenza” de la ciudad de San Lorenzo, al Consolato Generale d’Italia a Rosario, al Console d’Agosto e a sua moglie. Per l’esperienza a Pergamino ringrazio tra gli altri Teresa Iris Cosentino, Luis Maria Libera Gill, Jaquelina Noelia Campagnucci e tutta la Sociedad Italiana de Soccorros Mutuos “Fuerzas Unidad”, la proprietaria della fabbrica di dulce de leche Karmel, e Romina Yaryura che dirige il centro di Asistencia a la Mujer y la Familia de la Municipalidad de Pergamino. Sono moltissimi i nomi che ometto, ma ogni persona che ho conosciuto è rimasta nella mia memoria e spero un giorno di poter parlare ancora con ciascuna di loro per rinnovare il mio grazie e il legame che si è andato imbastendo nei giorni trascorsi assieme.

E poi la mia gratitudine va a Lidia Piatti, che ha organizzato il mio soggiorno nei minimi dettagli, che mi ha ospitata a casa sua e mi ha accompagnata durante i vari spostamenti, che si è presa cura di me e mi ha fatto sentire a casa. Grazie anche a Daniele Marconcini che mi ha permesso di entrare in contatto con la realtà associativa d’oltreoceano e di  collaborare a un progetto comune. E in ultimo grazie a Daniele Curto dell’Associazione Culturale ART 10100, il quale ha realizzato i video delle due presentazioni e i materiali fotografici.

Spero di tornare presto in Argentina, sarebbe bello se il mio libro fosse tradotto in spagnolo…

 

Breve resoconto (non esaustivo) del viaggio di “Italiane d’Argentina” nella Pampa

 

21 gennaio 2014

In mattinata: visita al Consolato Generale d’Italia a Rosario: accompagnata da Lidia Piatti, che presiede la Asociación Lombarda Pergamino, da Jorge Ugulinelli della Sociedad Italiana “Unione e Benevolenza” de la ciudad de San Lorenzo, sono ricevuta dal Console Giuseppe d’Agosto e da sua moglie. All’incontro partecipano anche la Senatrice Mirella Giai e l’imprenditrice Lidia Sartoris Angeli.

In serata: presentazione del mio libro “Italiane d’Argentina” nella sede dalla storica Società Italiana “Unione e Benevolenza” della città di San Lorenzo, organizzata dalla Sociedad Italiana San Lorenzo e dal Centro Marchigiano San Lorenzo. Presenta l’incontro la Dott.sa Anna Maria Scapigliati. Intervengono i presenti, raccontando le proprie storie di vita in merito alla questione dell’emigrazione.

“Silvia Rosa, Italiana, es la autora del libro “Italiane d’Argentina” que ha publicado en Italia y que vino a presentar en nuestra Institución. Durante el evento, luego de su exposición, hicieron uso de la palabra varios de los concurrentes -inmigrantes italianos-, relatando su historia desde que emigraron de Italia hacia nuestro país. En tal sentido hablaron la Sra. Leda Gnoato de Latorre, Dino Sante Chiarini y los escritores locales Griselda Tarragó, Aurora Perez de Otero, Miguel Angel Piagentini. Estuvieron presentes por la Municipalidad de San Lorenzo, el Secretario de Gobierno y Cultura, Dr. Iván Ludueña y el Subsecretario de Cultura, Adrián Katzaroff. (Sociedad Italiana “Unione e Benevolenza” de la ciudad de San Lorenzo).”

VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=aq59MbrD_f0

Cena a San Lorenzo, ospite degli amici della Sociedad Italiana “Unione e Benevolenza”.

 

22 gennaio 2014

Prima di ripartire per Pergamino, visita della città di San Lorenzo, in particolare la zona lungo il fiume Paranà e il luogo della Battaglia di San Lorenzo, nella quale le truppe al servizio del Re di Spagna furono sconfitte dai rivoluzionari locali sotto la guida del Generale José de San Martín.

 

Visita alla fabbrica di dulce de leche Karmel, a Mariano Benitez,  insieme a Lidia Piatti, a Teresa Iris Cosentino, a Luis Maria Libera Gill e agli amici della Sociedad Italiana de Pergamino.

A casa di Lidia con gli amici della Sociedad Italiana de Pergamino: asado! (e vedo dal vivo come si prepara il matambre…)

 

23 gennaio 2014

Presso la sede della Sociedad Italiana de Pergamino sono intervistata dalla stampa locale, alla presenza della Prof.ssa Teresa Iris Cosentino, che presiede la stessa Sociedad de Socorros Mutuos “Fuerzas Unidas”, e della Dott.sa Romina Yaryura che dirige il centro di Asistencia a la Mujer y la Familia de la Municipalidad de Pergamino (qui un suo scritto in merito al nostro incontro: http://www.pergamino.gob.ar/yaryura-es-importante-reconocer-el-valor-de-nuestras-abuelas-y-bisabuelas-que-tenian-un-rol-muchas-veces-invisible/).

 

Nel pomeriggio intervista per una radio locale.

Incontro con le donne della Sociedad Italiana de Pergamino che mi raccontano la propria vicenda migratoria. A lume di candela, perché manca la luce elettrica a causa dei numerosi cortes de luz che si susseguono da giorni.

 

24 gennaio 2014

In mattinata: visita alla casa dell’ex presidente di origine lombarda Arturo Umberto Illia, insieme a Lidia Piatti, Luis Maria Libera Gill, Jaquelina Noelia Campagnucci, Teresa Iris Cosentino. Una guida d’eccezione: il nipote di Illia.

 

In serata: Presentazione del mio libro “Italiane d’Argentina”, presso il Museo de la Ciudad de Pergamino. La presentazione è organizzata da la Asociación Lombarda de Pergamino, che presiede Lidia Piatti e con la partecipazione della Sociedad Italiana de Socorros Mutuos “Fuerzas Unidad” de Pergamino, che presiede Teresa Iris Cosentino e la Dirección de Asistencia a la Mujer y la Familia de la Municipalidad de Pergamino, che presiede Romina Yaryura. Introduce l’incontro Luis Maria Libera Gill.

Intervengono i presenti raccontando le proprie storie di vita.

A conclusione della serata si esibisce il cantante Pablo De Lorenzini.

 

“El viernes 24 de enero en el salón de eventos del Museo de la Ciudad de Pergamino, la escritora y poeta residente en Turín, Italia, que investiga el proceso de la inmigración italiana a nuestro país, pero analizado desde una cuestión de género, presentó su libro, invitada por la Asociación Lombarda de Pergamino, que preside Lidia Piatti y con la participación de la Sociedad Italiana de Pergamino, que preside Teresa Iris Cosentino y la Dirección de Asistencia a la Mujer y la Familia de la Municipalidad de Pergamino que preside la Dra. Romina Yaryura, en un ambiente agradable y con una importante cantidad de público que siguió la presentación atentamente se procedió a la presentación.

Para escribir “Italiane d’Argentina. Storia e memorie di un secolo d’emigrazione al femminile (1860 – 1960)” la Licenciada Silvia Rosa ha trabajado durante años para relacionar los relatos de algunos familiares inmigrantes, con la realidad científica del proceso inmigratorio italiano a la Argentina, creando una obra amplia y absolutamente profunda, que avalan cientos de citas y testimonios, habiendo abordado además una extensa bibliografía sobre el tema producida en el país y el extranjero.

La autora, que se comunicó con claridad en castellano con el atento auditorio, reforzó sus conocimientos del idioma con la lectura de libros, artículos y monografías que sirvieron de base a sus investigaciones.

Una hermosa jornada, cargada de recuerdos, emociones y significación, que cerró espléndidamente Pablo De Lorenzini con su magnífica voz y las mejores interpretaciones tradicionales argentinas e italianas.” (Sociedad Italiana de Socorros Mutuos de Pergamino).”

 

VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=Jh4MyvjVZuU

 

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