L’Ambasciata Argentina in Italia ricorda le vittime della dittatura militare — Lombardi nel Mondo

L’Ambasciata Argentina in Italia ricorda le vittime della dittatura militare

In occasione del 34º anniversario del golpe militare del 1976, il Governo argentino ha istituito il 24 marzo “Día Nacional de la Memoria por la Verdad y la Justicia” come giornata in commemorazione delle vittime della dittatura militare. Una data con tutto il suo significato di lotta, di verità e di giustizia per una generazione annientata

 

 

 

 

 

In occasione del 34º anniversario del golpe militare del 1976, il Governo argentino ha istituito il 24 marzo “Día Nacional de la Memoria por la Verdad y la Justicia” come giornata in commemorazione delle vittime della dittatura militare. Per celebrare questa data e tutto il suo significato di lotta, di verità e di giustizia, l’Ambasciata Argentina in Italia ha organizzato un evento commemorativo in programma per domani, 17 marzo, dalle ore 20.30, nella Casa del Cinema a Villa Borghese, a Roma.

 

Nel corso dell’iniziativa verrà proiettato “La Sirena” di Daniele Cini e Francesca Zanni, episodio del film collettivo “All human rights for all”, realizzato dall’Associazione Rinascimento per il 60mo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo.

 

Il cortometraggio rappresenta, attraverso l’arringa di un avvocato della difesa di imputati militari argentini coinvolti nella repressione degli anni ’70, il principio sancito dall’art. 6 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

 

A seguire porteranno il proprio saluto l’ambasciatrice Norma Nascimbene de Dumont, incaricata d’Affari dell’Ambasciata Argentina, Estela Carlotto, presidente di Abuelas de Plaza de Mayo, Claudia Carlotto, presidente della Commissione Nazionale per il Diritto all’Identità – Argentina (Conadi) e il regista e documentarista Daniele Cini.

 

La serata proseguirà con la proiezione di “Noi che siamo ancora vive”, film documentario realizzato nel 2009 da Daniele Cini ed Osvaldo Alzari, vincitore del Globo d’oro della stampa estera, realizzato col concorso di Rai3, Ministero degli esteri e Incaa.

 

Il film narra la storia di donne di tre generazioni (madri di desaparecidos, detenute sopravissute e figlie nate durante la prigionia) raccontata attraverso le loro testimonianze durante il processo penale svolto a Roma – tra il 2006 e il 2007 – nella causa per il sequestro e l’uccisione di cittadini di nazionalità italiana, scomparsi nell’ultima dittatura militare. Al termine della proiezione l’intervento del “nipote ritrovato” Manuel Gonçalves Granada.

 

Fonte: (aise)  

 

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