Mantova, riecco tutti i colori di Sant’Andrea — Lombardi nel Mondo

Mantova, riecco tutti i colori di Sant’Andrea

A Natale terminerà lo smontaggio del ponteggio. Ancora in stand-by la vasca battesimale

 

MANTOVA. A Natale la facciata di Sant’Andrea si presenterà di nuovo al pubblico, bellissima e appena ripulita. La ditta Lithos ha infatti concluso i lavori e ha già iniziato a smontare il ponteggio spogliando il cantiere dai veli di protezione.

«Finiremo entro la settimana – spiega Michele Rigoni, titolare della Lithos, a meno di imprevisti del meteo, al massimo lunedì o martedì. E’ stato davvero un bel lavoro la ripulitura di tutta la facciata. Siamo intervenuti sulle parti in marmo, come i capitelli e la base delle lesene, sugli intonaci e sulle cornici di mattoni, con estrema cura artigianale e con le tecniche più avanzate, che tutelano al massimo i materiali originali».
Dalla spugna al laser, dall’asportazione dello sporco alla ricostituzione di parti di intonaco andate perdute.
E così ecco che di nuovo torna visibile il bellissimo effetto del dialogo fra i vari materiali e i loro colori, bianco opaco, bianco lucido e il caldo rosso dell’argilla mantovana cotta. Il pronao, la parte coperta tra la facciata e le porte di ingresso alla basilica, era invece già stato restaurato circa quattro anni fa, facendo risplendere il ritmico disegno delle volte con cui l’Alberti preparava alla grandiosità romana dell’interno, un’apertura spaziale mai vista prima.
«L’intervento di restauro – spiega monsignor Giancarlo Manzoliin realtà comprende tre cantieri, due esterni e uno interno. La facciata, il lavoro della Lithos ora concluso, dalla fila degli angioletti in giù è pagato dalla diocesi, mentre sopra, compresi il timpano e il voltone, dal ministero dei Beni culturali, che ha finanziato anche i lavori ancora in corso per le coperture».
«Il voltone, che appoggia sul pronao – spiega ancora Rigoniha richiesto un impegno particolare per il consolidamento statico».

All’interno della basilica, il cantiere – che ha fatto spostare alcune messe nella rotonda di San Lorenzo – non riguarda il contestato progetto di un nuovo battistero a vasca, ma un intervento antisismico sul transetto di destra. Infatti, a restauro già completato in quel punto, il terremoto del 2012 aveva creato delle crepe che, partendo dall’arco sopra la cappella del Santissimo Sacramento, si sono rivelate arrivare fino alla cappella prospiciente attraversando tutto la volta del transetto. Il problema è stato studiato ed ora sono in corso i lavori per risolverlo.
Quando al progetto della nuova vasca battesimale da circa 4 metri e mezzo per 2,70, la Diocesi è in attesa dell’autorizzazione da parte del ministero dei Beni culturali. Per ora il sovrintendente di Brescia ha precisato i criteri da rispettare, affermando che il progetto sembra rispettarli.
Ma naturalmente finché non arriva l’autorizzazione scritta, si è fermi a una semplice ipotesi di lavoro. I criteri che non sarebbero stati violati sono quattro: che non si tolga nulla, e infatti non verrebbe rimosso nemmeno il pavimento; che l’intervento sia rimovibile, che non sia invasivo e che non sia in contrasto con l’aspetto storico artistico della basilica.
Il progetto, come si ricorderà, al di là della vasca per il battesimo degli adulti il Sabato Santo, prevede la realizzazione di un altare, dell’ambone e della sede del vescovo, con il sedile di marmo da cui il pastore presiede le funzioni. Quanto agli adulti che chiedono il battesimo, il loro numero è in aumento, sia per la presenza di stranieri che per la scelta di molti genitori di non battezzare il figlio appena nato, ma di lasciargli la possibilità di scegliere liberamente una volta adulto.

Spostandoci a Santa Barbara, invece, si sta aspettando la data definitiva in cui sarà ricollocato sulla cima del campanile il cupolino con la croce crollato durante il terremoto del 2012.
Sono quasi finiti i lavori di restauro e messa in sicurezza antisismica. Ormai è questione di giorni, ma non si sa ancora se il campanile tornerà come prima già per Natale o poco più in là nel tempo, per Capodanno.

di Maria Antonietta Filippini
(FONTE: Gazzetta di Mantova 16 Dicembre 2015)

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