Ci lascia Bruno Ravagnani, un australiano con Mantova nel cuore — Lombardi nel Mondo

Ci lascia Bruno Ravagnani, un australiano con Mantova nel cuore

E’ scomparso a 95 anni l’ex Vice Presidente dell’Associazione dei Lombardi nel Mondo in Australia e fulgido esempio di impegno civile nella comunità italiana del principale paese del continente oceanico.

E’ scomparso a 95 anni il 9 aprile scorso ,Bruno Ravagnani , “un australiano con Mantova nel cuore”.La triste notizia ci è pervenuta dal nostro corrispondente a Sidney Sergio Scaglietti per anni animatore dell’Associazione dei Lombardi nel Mondo in Australia , provocando una grande commozione in tutti noi e nella comunità virgiliana emigrata nel mondo. Alla famiglia di Bruno Ravagnani desideriamo esprimere tutto il nostro cordoglio per la perdita di un amico e di una figura di così elevate doti morali, fulgido esempio di impegno civile nella comunità lombarda e italiana in Australia.La storia di Bruno rappresenta infatti quel coraggio e e quella capacità di adattamento che ha sempre caratterizzato l’emigrazione mantovana. Una storia personale scritta ,agli inizi del Novecento in un luogo di frontiera ,quale era l’Australia ,dove il mantenimento della propria identità culturale doveva andare di pari passo con un’integrazione difficile e spesso ostacolata da un clima di ostilità. Una storia che vogliamo ricordare, anche per coloro che per vari motivi non l’hanno conosciuta.

 

 

Bruno Ravagnani, figlio di Archipo e Alba Rina Besestri, era nato a Coreggioli di Ostiglia, in provincia di Mantova, nel febbraio 1915. Emigrato in Australia nel novembre del 1929 per i primi dieci anni lavorò nelle piantagioni di canna da zucchero nel Queensland settentrionale. All’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale fu internato dapprima come prigioniero di guerra, poi in un campo di lavoro governativo. Durante la prigionia studiò con profitto tanto che, nel dicembre del 1945 superò gli esami liceali. Successivamente frequentò per due anni un collegio tecnico legato all’Università di Sidney in cui studiò psicologia sociale e tecniche nelle relazioni umane nel mondo del lavoro. Grazie a questi studi ,Ravagnani svolse una brillante carriera quarantennale nell’industria. Nel 1946 collaborò con Padre Anastasio Paoletti e i padri capuccini di Sidney al primo Comitato dell’Associazione socio-assistenziale San Francesco , nata per aiutare gli emigrati Italiani che in quegli anni arrivavano in gran numero. L’anno dopo di sua iniziativa, organizzò corsi serali di lingua inglese agli emigranti che proseguirono per ben dieci anni,ottenendo il riconoscimento e il sostegno del Governo Federale australiano.Bruno è stato Vice Presidente per anni dell’Associazione dei Lombardi nel Mondo in Australia, e dell’Associazione Italo-Australiana “ La Lanterna” ,distinguendosi nel volontariato e nell’attività sociale all’interno della comunità italiana. Il 24 aprile del 2003 ,su proposta dell’Associazione dei Mantovani nel Mondo al Prefetto di Mantova Gianni Ietto., Ravagnani è stato insignito da Presidente Carlo Azeglio Ciampi del titolo di Cavaliere Ufficiale all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana per la “costante opera di assistenza esplicata in Australia in favore della comunità italo -australiana e in particolare per il sostegno offerto agli immigrati italiani nel processo di inserimento e integrazione nella struttura sociale australiana.”.

 

La mia amicizia e il forte rapporto di Bruno con il nostro sodalizio risale agli inizi del 2000 . Egli ci raccontò del suo primo incontro con un Australia primitiva, misteriosa ,affascinante ,nato nella fantasia e fecondato dalle lettere degli zii emigrati nella zona tropicale del paese nel 1910 (nove anni dopo che le colonie si erano unite in una nazione) e dei racconti delle loro esperienze.In quel tempo la vita sociale in Australia era assai limitata : piccole comunità autonome vivevano nelle vicinanze delle piantagioni provvedendo ai propri bisogni grazie al commercio fluviale. Nelle foreste pluviali che circondavano le aree coltivate a canna da zucchero, migliaia di piccioni selvatici e di tacchini diventavano facile preda dei fucili dei cacciatori; non erano da meno i risultati della pesca nelle acque vergini dei fiumi interni. Un ambiente non ancora sfruttato dalla mano dell’uomo, dove si viveva a stretto contatto con i più antichi abitanti del continente, gli aborigeni, in quel tempo oggetto di un vergognoso sterminio da parte dei coloni britannici (stigmatizzato ,solo in tempi recenti, con pubbliche scuse da parte del Governo australiano). La comunità italiana era inserita in una società in fase di sviluppo, desiderosa fortemente di acquisire una propria fisionomia complessiva,nonostante le discriminazioni razziali da parte di chi non era ancora pronto ad accettare persone diverse dai primi colonizzatori anglosassoni.

 

Questa la testimonianza di Bruno Ravagnani di quel periodo:”Quando arrivai in Australia ,a Brisbane,nel 1930 con la famiglia per unirci a mio padre gia’ emigrato nel 1924, trovai un ambiente in maggioranza italiano ,costituito in gran parte da contadini, il cui contributo fu di un importanza nazionale.Il mio incontro con la terra australiana fu di una tale incredibile sorpresa che genero’ in me un forte bisogno di conoscere tutti gli aspetti della sua storia primitiva Mi sentii orgoglioso di poter camminare, figurativamente, sulle orme ancora calde dei logorati sentieri dei suoi primi avventurosi esploratori che per la prima volta camminarano su quei vergini sentieri: Dalrymple, Ingham, Leichhardt, Carandini ecc. Affascinante pure fu la parte selvaggia della zona tropicale – i giganteschi coccodrilli, i numerosi serpenti a la varieta’ di uccelli esclusivi di questo paese; importante pure fu il contatto quasi giornaliero con gli aborigeni che ancora vivevano all’eta’ della pietra.Fu durante gli anni di internamento, nella seconda guerra mondiale, in Australia che iniziai a pensare sull’opportunita’ di realizzare un sogno e cioe’ quello di dare ai posteri una storia vera ed attuale dell’Emigrazione italiana e lombarda ,riguardante un paese quasi completamente ignoto al mondo sino a cent’anni fa’”.

 

Una testimonianza raccolta in un volume “Un australiano con Mantova nel cuore ,edito dall’Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus, grazie ad un contributo della Regione Lombardia .Volume presentato a Sidney nel 2004 alla presenza dell’autore nel corso di una missione dell’AMM,organizzata dall’amico Pietro Schirru, da Maria Luisa Bonisoli e da Sergio Scaglietti con il sostegno dell’Ambasciata autraliana in Italia. Un ricordo indelebile di un grande italiano nel mondo che ci onorato e che onorato l’Italia e il paese che lo accolse.l’Australia.

 

Daniele Marconcini

Presidente AMM Onlus

www.mantovaninelmondo.eu

www.lombardinelmondo.org

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