Sfruttamento minorile: appello del Parlamento europeo anche ai governi regionali — Lombardi nel Mondo

Sfruttamento minorile: appello del Parlamento europeo anche ai governi regionali

Il Parlamento europeo ha approvato una relazione in cui si fa appello anche ai governi regionali perchè vengano avviati interventi concreti contro lo sfruttamento minorile nel mondo del lavoro. Proposta l’istituzione di un “inviato speciale dell’Unione europea” per i bambini vittime dell’emigrazione.

Eliminazione della povertà,  più impegno nella lotta contro il lavoro minorile e contro le peggiori forme di sfruttamento infantile ed un miglioramento dell’accesso all’istruzione. Sono le richieste contenute in una relazione approvata nei primi giorni di luglio dal Parlamento europeo in cui si fa appello anche ai governi locali e regionali perchè vengano avviati interventi concreti.

Rilevato che nel mondo sono attualmente 352 milioni  le  persone di età compresa tra i cinque ed i 18 anni che lavorano, come riporta l’ANSA (la principale agenzia  di stampa italiana), la risoluzione – che ha raccolto 618 voti a favore, 10 no e quattro astenuti – invita in primo luogo gli Stati che ancora  non lo hanno fatto a ratificare la convenzione delle Nazioni  Unite sui diritti dell’infanzia e quelle dell’ Organizzazione  internazionale del lavoro.

I deputati europei chiedono anche alla Commissione europea di  fare in modo che in ogni accordo commerciale o di partenariato strategico sia introdotta una clausola che includa l’impegno a mettere al bando il lavoro infantile e di introdurre un regime comunitario affinchè i prodotti abbiano un’etichetta con la dicitura ”senza ricorso al lavoro minorile”.

La relazione raccomanda ancora al governo europeo di indagare e identificare società che utilizzano manodopera infantile e che un elenco sia messo a disposizione degli importatori  dell’Unione europea, mentre stati membri e governi locali e regionali sono invitati “a cooperare con le organizzazioni internazionali per monitorare i settori dell’industria e dell’agricoltura” per arginare questo fenomeno.

La raccomandazione manifesta quindi preoccupazione per le gravi violazioni dei diritti del bambino in tema di salute, istruzione, alimentazione e protezione contro la violenza, lo sfruttamento ed il maltrattamento e suggerisce di nominare un inviato speciale dell’Unione europea per i bambini vittime dell’emigrazione, di conflitti armati, siccità, fame, Aids, traffico di essere umani.

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