Uno sguardo sull’italianità — Lombardi nel Mondo
Uno sguardo sull’italianità
Sul sito “Codigo Italia”, Natalia Paratore fa delle interessanti osservazioni sulle istituzioni regionali all’estero nei confronti dell’Italia. Al riguardo lei dice: “Il continuo sviluppo delle relazioni sociali ed economiche sta portando ad un incremento del fenomeno della mobilità interregionale.
Strumento imprescindibile per Enti, Istituzioni e soggetti privati e pubblici al fine di implementare in maniera efficiente ed efficace azioni ed interventi che coinvolgano il territorio interregionale e la popolazione ivi residente anche in un’ottica di sviluppo di importanti sinergie italo-argentine.
Alcuni di questi rapporti si inseriscono in una cornice politico-istituzionale più ampia, come quella della Sicilia e la Calabria, che hanno trovato opportuna formalizzazione in accordi tra le regioni interessate, è il caso della FESISUR (Federazione di Associazione Siciliane e Sud della Republica Argentina) e la FACA (Federazione di Associazioni Calabresi in Argentina), chi hanno firmato un protocollo di intesa
Mi pare che é questa l’opportunità di sviluppare metodi di lavoro comuni, e di acquisire esperienze preziose per la crescita di una cultura della sostenibilità nei nostri territori. Perché lo sviluppo sostenibile è, in primo luogo, un problema di cultura: lo prova il fatto che le iniziative realizzate non prevedono investimenti particolarmente ingenti, né la realizzazione di grandi infrastrutture. Si è voluto puntare piuttosto sulle risorse già presenti, umane e materiali, risorse cioè che ciascuna comunità era in grado di gestire al meglio: siti pregevoli dal punto di vista ambientale o storico artistico, percorsi naturalistici, ma anche tradizioni e antichi saperi, che opportunamente rivisitati possono dare origine a nuove iniziative.
Tutto questo senza peraltro trincerarsi dietro le mura di uno sterile localismo. È grazie all’interscambio reciproco che si consolida infatti quel modello di Europa, fondato sulle intelligenze, sui saperi, sulla cultura, appunto Tradizione e innovazione, territori e sistema-mondo: è conciliare queste dimensioni apparentemente contrapposte la sfida più grande di tutti noi italiani. Ma è anche, a nostro giudizio, la chiave di lettura più giusta per la comprensione della parola “sostenibilità”.
In un mondo di comunicazione e interscambi e di “competition” crescente, non solo in senso economicocommerciale, ma anche sociale e culturale è fondamentale la valorizzazione dell’identità e de i patrimoni sociali e culturali italiani, al di lá del regionalismo”.
E siamo d’accordo perchè, a dire il vero, l’Italia non finisce nei confini del territorio europeo, ma c’è un pezzo d’Italia ovunque si trovino persone o cose che abbiano lasciato tracce della nostra cultura e capacità di lavoro. Consideriamo che attualmente i cittadini italiani residenti all’estero raggiungono circa i 3.000.000 di persone, cioè il 5% della complessiva popolazione peninsulare.
Jorge Garrappa Albani – Redazione Argentina
jgarrappa@hotmail.com – www.lombardinelmondo.org
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