Il Consiglio Regionale dice si all’Europa — Lombardi nel Mondo

Il Consiglio Regionale dice si all’Europa

Nel corso della “Sessione Europea”, l’assemblea legislativa lombarda ha approvato in definitiva le proprie proprie linee guida in relazione a quelle dell’Unione Europea. Votati anche due emendamenti per il rafforzamento del ruolo del Consiglio a Bruxelles, e per lo spostamento a Milano della Capitale Europea dei Brevetti.

La sede del Consiglio Regionale come l’Emiciclo di Strasburgo: per una mattinata questo e stato possibile. Nella giornata di martedì, 27 Marzo, presso Regione Lombardia, ha avuto luogo la “Sessione Europea”: una seduta, alla quale hanno presenziato i più alti rappresentanti dell’UE di stanza a Milano, in cui sono state approvate le linee di indirizzo che conformano la legislazione lombarda a quella di Bruxelles. Come evidenziato dal Relatore del documento, Paolo Valentini Puccinelli, del Popolo Della Liberta, Regione Lombardia può approfittare delle politiche di coesione e dell’instaurazione di rapporti con altre realtà locali dell’Unione Europea per ottenere risorse reinvestibili per il miglioramento dell’economia lombarda. Nel contempo, ha illustrato come la nuova formulazione della Politica Agricola Comune abbia sottratto ingenti risorse all’Italia, e, con essa, alla Lombardia, che, secondo le previsioni, registrerà una perdita di circa 300 milioni di euro. “Nonostante la PAC, su cui a Bruxelles dovremo fare lobby per evitare il varo di una misura penalizzante per la Lombardia, le politiche dell’Unione Europea prevedono spunti vantaggiosi per l’economia della Regione – ha dichiarato Valentini Puccinelli – come il programma Horizon per lo sviluppo e la ricerca, la direttiva appalti, e le norme per la trasparenza. La maggior parte dei provvedimenti emessi dalla legislazione lombarda sono legati a Bruxelles, di questo bisogna prenderne atto”.

Una proposta correttiva e’ pervenuta da Alessandro Alfieri, Del Partito Democratico della Lombardia, che ha evidenziato l’importanza di inserire il Consiglio Regionale nei processi decisionali dell’Unione Europea, e, così, affiancare l’assemblea legislativa lombarda alla Giunta Regionale, che già collabora con le politiche di Bruxelles. “Alcuni dei provvedimenti dell’Unione Europea che sembrano non tutelare l’interesse della nostra Regione sono stati varati in quella maniera perche il Consiglio Regionale non ha avuto voce in capitolo, e non ha influito nella loro formulazione – ha dichiarato Alfieri – è la nostra assemblea che meglio è in grado di rappresentare l’intero tessuto sociale ed economico della Lombardia, per questo e opportuno essere maggiormente presenti a Bruxelles.

Ad avanzare proposte di modifica delle linee guida “europee” del Consiglio Regionale e’ stato Valerio Bettoni, dell’Unione Di Centro, che ha invitato a difendere il Made in Italy, a semplificare le procedure per accedere ai bandi comunitari, a sviluppare politiche energetiche, ad imporre una tassa comune per le imprese a livello continentale, e a favorire la mobilita sostenibile nei due corridoi che interessano il territorio di Regione Lombardia – il Corridoio 5 Lisbona-Kyiv e il Corridoio 1 Amsterdam-Palermo.

“Ci si atteggia in maniera troppo arrendevole dinnanzi alle politiche dell’Unione Europea – ha risposto Fabrizio Cecchetti, della Lega Nord-Padania – che sottrae sempre più sovranità agli Stati nazionali e alle loro regioni, che andrebbero valorizzate. La Lombardia deve varare una stretta alleanza politica con Catalogna, Rhone-Alpes, e Baden-Wurtenberg: gli altri tre motori dell’Europa, che, con le loro forti economie, trainano tutta l’UE. Siamo a favore dell’entrata della nostra Regione nella macroarea alpina, del varo di una carta transfrontaliera, delle agevolazioni del credito d’impresa, e dell’istituzione a Milano della Capitale continentale dei brevetti”.

Dopo un intervento conclusivo del sottosegretario Alli, che ha ricordato come l’Unione Europea rappresenti la sede in cui si risolvono le principali questioni di interesse anche lombardo, il Consiglio Regionale ha approvato il documento, con l’aggiunta degli emendamenti riguardanti il maggior ruolo dell’assemblea presso l’Unione Europea, con il voto favorevole di Popolo Della Liberta, Lega Nord-Padania, Partito Democratico della Lombardia, e Unione Di Centro, mentre ad essersi astenuti sono stati i consiglieri dell’Italia Dei Valori e di Sinistra-Ecologia-Liberta.

Matteo Cazzulani

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