Artisti Lombardi in Spagna (17) — Lombardi nel Mondo

Artisti Lombardi in Spagna (17)

Offriamo ai lettori una serie sugli Artisti Lombardi attivi in Spagna tra i secoli XII e XIX, un primo passo per comprendere l’estrema mobilità di artisti, artigiani, idee e materiali nel corso dei secoli.
Artisti Lombardi in Spagna (17)

Millàn de Vimercati

TORTELLI Benvenuto

(in Spagna: Tortillo)

(Sec. XVI)

 

Scultore e architetto.

Originario di Brescia. Dal 1558 lavora a Napoli, a Montecassino e a Palermo.

E’ a Siviglia dal 1570 al 1572 come «maestro mayor de las obras» per la costruzione dell’Hospital de la Sangre e delle «Casas Consisto­riales», oggi sede del Municipio.

 

Opere:

 

SIVIGLIA, Casas Consistoriales, Progetto e direzione lavori; Cappella (1571). –  Hospital de la Sangre, Direzione dei lavori (1570).

 

 

TREZZO G. Antonio

(Sec. XVI)

Scultore.

Fratello di Giacorno, con cui lavora a Madrid nel 1575.

 

 

TREZZO Giacomo

(Jacopo Nizzola da Trezzo)

(Milano, 1514 o 1515 – Madrid, 23 settembre 1589)

 

Scultore, incisore, «matematico, architetto e meccanico».

E’ zio di Giacomo Trezzo il Giovane e coetaneo di Leone Leoni.

Il suo vero cognome è «Nizzola», com’è documentato da una medaglia di Antonio Abondio, oggi al Museo Archeologico di Madrid. Viene comunemente denominato «Trezzo» dal paese d’origine della famiglia (Trezzo d’Adda).

Fin dal 1558, pur risiedendo a Milano, è al servizio di Filippo II, cui fornisce sigilli, cammei, coppe di cristallo, ecc., come risulta da una richiesta di pagamenti dal Nostro avanzata nel 1562.

Segue la Corte nelle Fiandre ed è in Inghilterra per il matrimonio di Filippo II con Maria Tudor (1554). Su invito del Governatore di Milano, Juan de Figueroa, di cui aveva eseguito un ritratto, è chia­mato a Madrid nel 1570.

Il 12 ottobre 1574 firma il contratto per l’esecuzione del Tempietto per la tomba di Giovanna d’Austria, eretta nel Convento delle Descal­zas Reales di Madrid. Il Tempietto anticipa le linee del Tabernacolo dell’Escoriale.

Assume la direzione della Fabbrica dell’Escorial, avendo come collaboratori G. Trezzo il Giovane, Clemente Virago, Giulio e Gero­lamo Miseroni.

Con Pompeo Leoni e G. B. Comane è incaricato (Atto notarile del 3 gennaio 1579) della esecuzione del Grande Retablo dell’Altar Mag­giore all’Escoriale, il cui Tabernacolo, disegnato dall’Herrera, viene a lui affidato. Il costo dell’opera, terminata il 30 novembre 1585, è di 80.000 ducati d’oro. La durezza del materiale (diaspro di Espeja e di Aracena) obbliga il Trezzo a costruire speciali macchine per la lavorazione.

Per essere collocato all’interno del primo, esegue un secondo Ta­bernacolo in oro, argento e pietre preziose, distrutto dai Francesi nel 1808 e rifatto sotto Ferdinando VII.

A parte il compenso per l’opera, il Trezzo riceve una gratificazione straordinaria di 1.500 ducati (7 ottobre 1587), oltre ad una pensione mensile di 50 ducati.

Alla morte del Comane (1582) assume la direzione dell’intera parte architettonica del Retablo, mentre Pompeo Leoni, a Milano, ne conduce a termine le sculture.

A G. Trezzo si deve, infine, una preziosa teca per la reliquia di S. Lorenzo all’Escoriale (contratto del 7 ottobre 1585).

Nello stesso anno è incaricato di ispezionare le nuove macchine da conio nella Zecca di Segovia.

Muore improvvisamente il 23 settembre 1589 nella sua casa al nr. 15 del Póstigo di San Martín, parte della quale è oggi Calle Jaco­metrezo.

In detta casa, disegnata nel 1570 da Juan de Herrera e comprata da Filippo II dopo la morte dello scultore, furono fuse, nel 1593, alcune statue di P. Leoni, le statue oranti dell’Escorial (Carlo V e Filippo II), nonché quelle dei Duchi di Lerma.

Giacomo Trezzo è sepolto nel Monastero del Caballero de Gracia, che lo storico Gil Gonzàlez Dávila vuole da lui fondato.

 

Opere:

 

EL ESCORIAL, Basilica, Tabernacolo (sette statue) (1579); Reliquiario di S. Lorenzo (1585); Secondo Tabernacolo (collocato nel 1586); Cenotafio; Modelli per ornamenti vari.- Retablo, Doratura delle statue.

MADRID, Conv. Descalzas Reales, Tempietto per la tomba di Giovanna d’Austria . – Museo Arch. Naz., Medaglia di Capua Isabel 70 mm. (1550); Medaglia di Filippo II 68 mm. Medaglia di Filippo II 31 mm.; Medaglia di Francisco Fernandez de Liebana 58 mm.; Me­daglia di Ippolita Gonzaga 68 mm. (due esemplari); Medaglia di Juan de Herrera 50 mm.; Medaglia di Juan Khevenhuller 63 mm. (1572); Medaglia di Juanelo Turriano 80 mm. (1568); Medaglia Maria Tudor 70 mm. – Museo Làzaro Galdiano, Medaglia di Filippo II e Maria Tudor (1555); Medaglia di Maria Tudor, regina d’Inghilterra e di Spagna; Medaglia di Juan Herrera (1578); Medaglia di Margherita d’Austria.

PLASENCIA, Cattedrale, Leggío (attr.).

 

 

TREZZO Giacomo il Giovane

(Milano?, 1563 – Madrid, 16 gennaio 1607)

 

Scultore.

Nipote di G. Trezzo il Vecchio. Giunge in Spagna, con Giulio Miseroni, chiamato dallo zio, nell’agosto 1582. Il 7 settembre 1587 è nominato da Filippo II scultore di Corte, con assegno annuo di 100 ducati.

Lavora con lo zio. Con il Cambiago cesella il manto della statua di Filippo II per il Cenotafio dell’Escorial.

Il 14 giugno 1602 fa la stima degli oggetti appartenenti allo zio. Muore il 16 gennaio 1607. Il Ceán Bermúdez, confondendolo con Filippo Trezzo (o meglio, Filippo Terzi), ne fissa la morte nel 1601. Il 6 febbraio 1609, Filippo III concede alla vedova una pensione,che viene erogata fino al 1621.

 

Opere:

 

EL ESCORIAL., Altar Maggiore, Statua di Filippo II (cesellatura).­ Biblioteca, Gesso per la medaglia di Juan Herrera.

 

 

TURRIANO Leonardo

(Sec. XVI – XVII)

 

Ingegnere.

Nato a Milano e passato in Spagna al servizio di Filippo II. Succe­de nel 1598 in Portogallo a  Filippo Terzi (o Trezzo), come ingegnere capo.

 

 

VIMERCATI, Millàn de

(Sec. XVI)

 

Scultore milanese.

Parente di Pompeo Leoni (di cui sposa la figliastra Caterina).

Nel 1597, con Baldassare Mariano Vimercati e Juan de Arfe col­labora ai lavori di cesello dei gruppi di Carlo V e di Filippo II al­l’Escorial e riceve da Filippo II (Real Cédula 5 aprile 1597) un com­penso di 1.000 reali.

Con Antonio de Morales modella la statua in cera dell’Imperatrice per il gruppo di cui sopra.

A Valladolid esegue i modelli in cera delle statue oranti dei Duchi di Lerma. Pompeo Leoni, nel suo testamento asserisce che Millàn «me ha ayudado en todas las obras que he hecho».

 

Opere:

 

EL ESCORIAL, Basilica, Oratori di Carlo V e di Filippo II (rifiniture di cesello e modello in cera dell’Imperatrice).

VALLADOLID, Museo, Resti del retablo di San Diego, Collaborazione con Pompeo Leoni (9 pezzi).

 

VIRAGO Clemente

(Milano, ? – Madrid, 6 novembre 1591)

 

Scultore.

Genero di Giacomo Trezzo (di cui sposa la figlia Caterina) e zio di G. Paolo Cambiago. Giunge in Spagna da Milano ed entra alla Corte di Filippo II, in qualità di «mozo», con assegno annuo di 200 ducati. Nel 1567 gli vengono pagati 235 reali per un ritratto ordina­togli dal Principe Don Carlos. Alla morte di Giacomo Trezzo (1589) ne continua l’opera (lettera del 10 novembre 1589 dell’Ambasciatore Kevenhüller a Rodolfo II).

E’ autore di scudi e di armi nobiliarie. Incide su un diamante il ritratto dell’Infante Don Carlos; su un altro le armi di Spagna ed esegue lavori di cristalleria e di ottica. E’ autore di numerosi conii per la Zecca di Segovia. Nel 1591 cede il posto al nipote Gian Paolo Cambiago, che gli subentra a Corte con il suo stesso assegno. Muore a Madrid ed è sepolto nella Chiesa di San Luis. L’atto di morte figura nei Registri della Parrocchia di San Ginés. Agli eredi vengono corri­sposti 174.180 maravedini, a titolo di arretrati.

 

A cura di Luigi Rossi (Bochum)

www.luigi-rossi.com

 

Fine

Document Actions

Share |


Condividi

Lascia un commento