«Maya e Bef», la fine del mondo dentro la grotta — Lombardi nel Mondo
«Maya e Bef», la fine del mondo dentro la grotta
L’avventura degli speleologi comincerà alle 23 del 20 dicembre, quando entreranno nella grotta polavenese «Prefond de Ponta de l’Orto», salutati anche dal sindaco Fabio Ottavio Peli e da Bruno Bettinsoli, presidente della Comunità Montana, insieme a Sandra Gelsomini, vicesindaco, e Aristide Peli, assessore provinciale. E durante la notte, all’interno della grotta e nelle profondità della Terra, attenderanno gli eventuali sviluppi dell’atteso Armageddon previsto dai Maya, ignari di cosa succede in superficie, dove, invece, tutto verrà disposto per rendere speciale, in qualsiasi caso, a serata del fatidico 21-12. Mentre gli speleologi trascorreranno ben 25 ore in grotta, infatti, varie associazioni triumpline si daranno da fare per chi resterà «al di sopra»: approfittando del fatto che il 21 cade proprio di venerdì, gli Alpini di Polaveno, insieme alla Squadra antincendio locale, si sono dati da fare per organizzare una festa coi fiocchi.
A unirsi all’evento, infine, anche il Gruppo Stella di Inzino, noto per l’intrattenimento tipicamente natalizio a base di canzoni tradizionali e carole tipiche del Natale: dalle 19 faranno tappa in tutte la frazioni per intrattenere la cittadinanza. Si parte da Gombio per passare a San Giovanni, a Polaveno e in località Zoadello e raggiungere, infine, prima la località Colmi e, in conclusione, Punta dell’Orto. E in località Colmi, invece, dalle 20, apre i battenti lo stand gastronomico gestito, insieme, da Alpini e Squadra Antincendio e disponibile fino alle 23 circa.
A quell’ora, infatti, partirà la grande fiaccolata in direzione di Punta dell’Orto, per accogliere gli speleologi all’uscita della grotta, riaccompagnarli fuori e guidarli di nuovo allo stand, per festeggiare lo scampato pericolo e fare festa… certo, questo, solo se i Maya si sono sbagliati! Certo sarebbe davvero un peccato mandare all’aria tutti questi mesi di preparazione, mesi che hanno anche dato vita a un suggestivo spot caricato anche su You Tube per pubblicizzare l’idea.
fonte: il giornale di brescia
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