L’Imperatore Traiano a Buenos Aires — Lombardi nel Mondo

L’Imperatore Traiano a Buenos Aires

La storia della statua dell’Imperatore Traiano, ospite della Piazza Lavalle di Buenos Aires

Traiano si “ospita” da qualche anno in Piazza Lavalle della Capitale dello Stato argentino, da quando il Centro de Acción Latina ha donato la sua statua in ricordo del sessantesimo anniversario della Rivoluzione del Maggio 1810.

E’ una copia di quella che si trova al Museo Popolare di Napoli. La statua di bronzo rappresenta l’imperatore romano in piedi su una base rivestita di marmo. Traiano ha il corpo protetto da una corazza, il braccio destro in alto mentre quello sinistro sostiene il mantello piegato. In mano una pergamena simboleggia la libertà della Romania sui turchi. A lato la spada militare e ai piedi le ciabatte da magistrato. Sullo sfondo si ritaglia il mitico Teatro Colon.

Sul marmo si può leggere: S.P.Q.R. (“Senatus PopulusQue Romanus”) che potrebbe essere tradotto come il “Senato e il Popolo Romano”. Questa formula dava legittimità alle leggi e ai decreti rilasciati dalla fonte di potere dell’Impero Romano, cioè il Senato e il Popolo di Roma.

Quando sugli stendardi degli eserciti apparivano queste lettere voleva dire che sia la difesa sia la conquista dei territori era in nome del Senato.

Sotto c’è scritto: “Imp. Caesari Nervae F. Traiano – Optimo Principe – El Centro de Acción Latina – Roma. En el 150 Aniversario de la revolución de Mayo”.

Davanti sul pavimento c’è anche una targa che dice: “10-5-1877 / 10-5-1964 – A 1857 desde la fundación de Dacia Félix (Rumana) por el Emperador Trajano, homenaje de los Amigos Argentinos de la Rumania Libre en el día de ese gran pueblo latino”.

Per le sue conquiste a favore di Roma, Traiano venne chiamato “Optimo”. Fu il primo Imperatore nato nella provincia romana di Spagna. Poi ce ne furono altri tre: Marco Aurelio, Adriano e Teodosio I.

Oltre a vincere i daci e a conquistare l’Armenia, Traiano fece una grande amministrazione, ridusse le tasse e la disoccupazione. Inoltre portò avanti grandi opere pubbliche come la Colonna e il Mercato.

La colonna fu eretta nel 113, in marmo, alta trentotto metri con in cima la sua statua, rimossa nel 1583, portata a Napoli e sostituita da quella di San Pietro.

Il mercato aveva 150 posti di vendita e uffici e fu costruito dall’architetto Apollodoro di Damasco.

Traiano vinse due guerre contro la Dacia. La prima dal 101 al 102 e la seconda dal 105 al 107. Finalmente fu annessa all’Impero.

Traiano morì nel 117 e le sue ceneri assieme a quelle della moglie Platina furono sotterrate ai piedi della famosa Colonna presso Roma.

 

Jorge Garrappa Albani – Redazione Portale Lombardi nel Mondo

www.lombardinelmondo.org – jgarrappa@hotmail.com – jgarrappa@arnet.com.ar

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