Da Brescia a Marsiglia con l’Ape «versione camper» — Lombardi nel Mondo

Da Brescia a Marsiglia con l’Ape «versione camper»

Da Paitone a Brescia, 22 chilometri, ci ha impiegato un’ora. Per arrivare a Marsiglia, dove dal 23 settembre al 6 ottobre sarà ospite del Nomadic Village all’interno del festival di arte contemporanea sul tema del viaggio «Nous serons touts d’ici», calcola che ci vorranno quattro o cinque giorni. Ci sta, se «il buon viaggiatore non ha programmi prefissati e non è concentrato sull’arrivo», come recita la massima di Lao Tzu scelta per il festival.
A maggior ragione se la distanza tra Brescia e la città francese Capitale europea della cultura per il 2013 è coperta in Apecar. O meglio, in «Apecamper», il «cinquantino» della Piaggio (anno 1988) attrezzato a camper monoposto dall’artista bresciano Davide Bignami. Ad accompagnare Davide in Apecamper ci saranno su un furgone attrezzato (un Volkswagen dell’81) Ivan Scutra e il videoartista Pedro Bianchini che realizzerà il video dell’impresa.

Da qui ad allora l’impegno è rivolto a raccogliere i 3.500 euro necessari per revisione, assicurazione, carburante e minima sussistenza, tramite contributi sul sito internet www.kapipal.com/apecam per, dove è raccontato il progetto, e durante l’Ape-aperitivo di giovedì 25 luglio al festival MusicalZoo in Castello.

«Il progetto è il viaggio, l’esperienza della lentezza – spiega Davide -. Non so neppure io cosa aspettarmi: finora ho viaggiato da Paitone a Brescia, arrivare a Marsiglia sarà interessante; la velocità massima del veicolo supera appena i 50 km/h, non posso viaggiare su autostrade o tangenziali, e avrò bisogno di pensieri interessanti per farmi compagnia… Non vogliamo compiere nessuna impresa, del resto già tanti hanno girato il mondo in Apecar. Ci interessa prendere il viaggio per quello che è, con il suo ritmo, e divertirci».

L’idea di Apecamper gli è venuta dopo aver visto il film «Una storia vera» di David Lynch, dove un anziano agricoltore percorreva gli States alla guida di un tosaerba. «Quel film mi ha illuminato, mi piaceva l’immagine del vecchietto sul suo veicolo che obbligava i camion a incolonnarsi dietro di lui e a tenere il suo ritmo».

Era il 2006 e il progetto Apecamper ottenne un premio dal Museo dell’assurdo di Castelvetro di Modena, che ha finanziato la realizzazione e ora è proprietario del veicolo. Al Nomadic Village, Davide installerà un laboratorio di serigrafia per stampare magliette con i suoi disegni ispirati al viaggio, e incontrerà artisti da tutta Europa. «Il tema è quello del “nomadismo” non solo in senso culturale ma come predisposizione e atteggiamento mentale e stile di vita: ogni artista avrà un suo atelier mobile, e i visitatori potranno interagire coi partecipanti». Del resto, nell’ottica dell’arte contemporanea, l’opera d’arte non è tanto il manufatto risultante, quanto il «processo» che porta alla realizzazione del progetto. Quello di Davide Bignami è letteralmente «on the road». Chi volesse vederlo in anteprima, può appostarsi giovedì pomeriggio sui tornanti del Castello, per avvistare l’Apecamper che raggiunge MusicalZoo. Lentamente, molto lentamente.

fonte: giornale di brescia

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