Corrispondenza da Sydney di Diego Scarbolo: un Libro “Fuori dalla Nebbia”, Australiano Edito in Italia, a Doppia Lettura, un Racconto, Tutto da Leggere… — Lombardi nel Mondo
Corrispondenza da Sydney di Diego Scarbolo: un Libro “Fuori dalla Nebbia”, Australiano Edito in Italia, a Doppia Lettura, un Racconto, Tutto da Leggere…
Un libro, australiano edito in Italia, a doppia lettura Un racconto, tutto da leggere. Un’architettura e prosa linguistico-comunicativa, tutta da gustare nella capacità di “apprendere bene tramite l’altra persona” Di Diego Scarbolo
Sono a Sydney, sono diventato nonno di Leonardo, primo nato della mia ultima figlia Sofia. Leonardo è un australiano (per jure solii) con “radicidisangue” (parola scritta tuttaattaccata) italiane&messicane ( per Jure sanguinis). Il mio soggiorno temporaneo nella bella Sydney, con mia moglie Rita, è arricchito dalla gentilissima frequentazione dei signori Scaglietti, australiani con radicidisangue italiane, residenti, da sempre, a Sydney. Ci aiutano, in amicizia, nel nostro viaggio alla scoperta di questo continente: immenso, ricco di risorse e pochissimo popolato.
L’ing.Sergio Scaglietti ci ha donato un bel libro ( oggetto di altra recensione) scritto da Bruno Ravagnani dal titolo “Un australiano con Mantova nel cuore” edito dalle Edizioni Mantovani nel Mondo, fondata e diretta da Vittorio Bocchi, con sapiente regia, da Daniele Marconcini.
Ed inoltre mi ha permesso di leggere ed apprezzare gli articoli e le recensioni del compianto Direttore de “La Fiamma” ( storico e seguitissimo giornale australiano in lingua italiana edito a Sydney) Dr. Giuliano Montagna.
E, sempre con l’ing. Sergio, ho assistito, sempre a Sydney, alla prima presentazione, per l’Australia, del libro scritto dalla Prof.ssa Concetta Cirigliano Perna e dalla Sig.ra Giancarla Minuti Guareschi dal titolo: “Fuori dalla Nebbia“, edito dalla casa editrice italiana, Falco Editore (CS).
Libro tutto da leggere e che ho letto con piacere dopo avere assistito alla presentazione australiana.
Ed ancora, su”La Fiamma“, del 3 sett.2015, leggo la bella e stimolante recensione sulla presentazione del libro del giornalista Armando Tornari ( che ha lavorato vent’anni con il compianto Direttore Dr. Giuliano Montagna e che lo considera suo ‘maestro’).
Intanto, ed è cosa, per me, da dire subito, èquanto sia accattivante e stimolante l’immagine posta sulla copertina del libro.
Ritrae, bene, filari di alberi immersi nelle fitte nebbie padane con al centro due figure, di uomo e di donna, che camminano, anch’esse avvolte nella nebbie, fitte, quanto basta.
Basta aprire bene gli occhi e soffermarsi sull’immagine per notare, in un sol colpo, la lacerazione inferta alla classica metafora dell’uso della sola parola ‘Radici‘.
L’immagine parla chiaro e dice: Le Radici le hanno SOLO le piante. Le persone umane hanno SOLO “RadiciDiSangue“.
Sono una parola sola e va scritta “tuttaattaccata” proprio per marcare, in grosso, una ineludibile differenza.
Ed infatti nel libro è scritto: “…mettere nel mezzo Oceani, non basta…“. Alle radicidisangue non bastano ne’mari ne’ oceani.
Sono un’altra cosa dalle semplici radici.
E la differenza è ancora oggi tutta da scrivere per uscire, davvero, dalla non appagante, non bastante metafora della sola parola “Radici“. Troppo spesso parola usata a voler segnare un “mero radicamento“, “una mera fissità” …. fissità che definisce proprio l’appartenenza delle piante al Regno dei Vegetali. Parola, da sola, inadatta per le gioie, i dolori e le malinconie che gonfiano il cuore delle persone umane.
Il libro, va detto, è già stato presentato, e con successo, in parecchie città italiane, e racconta la intricata e complessa storia, che si svolge in Italia, in Australia e tra Italia & Australia, della signora Giancarla Minuti Guareschi :” ...non posso raccontare la mia storia senza parlare di mio marito Giuliano Montagna e di suo padre Giovannino Guareschi.” (ndr. il Dr. Giuliano Montagna è stato, a seguito della prova DNA, riconosciuto, solo nel 2008, con sentenza del Tribunale di Parma figlio naturale del famoso scrittore Giovannino Guareschi autore di Don Camillo e Peppone che tutti gli italiani conoscono anche per la trascrizione cinematografica dei suoi libri).
Il giornalista Armando Tornari riprende, in bella sintesi nel suo articolo su La Fiamma, la introduzione, alla conferenza di presentazione del libro, del poeta Paolo Todaro, australiano con radici di sangue italiane. ll poeta sottolinea e si sofferma, da par suo, sulla “ambiguità morale” di Giovannino Guareschi, che sa di aver avuto il figlio Giuliano fuori dal matrimonio e che non solo, non lo “riconosce”, ma si dà da fare ad alimentare il suo bisogno d’avere una ‘immagine di buono ed integerrimo padre di famiglia‘.
Tutto si svolge tra due continenti, Europa e Australia, ma a Giancarla Minuti Guareschi non è bastato mettere 25mila chilometri di distanza. Ha sentito il bisogno, forse per non esplodere, di non solo raccontare oralmente ma anche di lasciare una testimonianza scritta compiuta. Il bel risultato è tutto da leggere. E va detto, la Signora Giancarla è stata una Donna ‘Grande’. E’ stata capace di chiedere aiuto, e di ottenerlo, da chi sapeva in grado di poterlo dare ad un alto livello.
Così leggiamo, sull’ultima di copertina, scritta da chi la ha aiutata, la prof.ssa Concetta Cirigliano Perna, docente di Lingua e Letteratura Italiana all’Universita’ Macquarie di Sydney,: “…. Giancarla…ripesca… brandelli di ricordi…e butta giu’ e pensieri… e ricordi.. che poi insieme riscriviamo, riordiniamo e rielaboriamo….cosi’ nasce il libro…per Giancarla e’ un atto liberatorio… per me un arricchimento morale ed umano che non ha prezzo.”
Armando Tornari, cosi definisce la prof.ssa Concetta Cirigliano Perna: “ …e’ Lei che permette di leggere la storia di Giancarla ‘tutta d’un fiato’ con la sua arte avvincente di tradurre in parole I sentimenti e e intime sofferenze di Giancarla permettendo a chi legge di condividerne le emozioni.“
A me pare trattarsi di vera, piena e completa empatia:”…capace, davvero, di apprendere tramite l’altra persona…“
In definitiva la professoressa è riuscita ad apprendere ed a comunicare a tutti, ristrutturandole in un impianto narrativo al contempo solido e leggero, e così bene, le esperienze -qui- così complesse e articolate di un’altra persona.
Ha segnato così una nuova via. Il risultato ineludibile, è nel libro, tutto da leggere a testimonianza della sua capacità ripetitiva.
Il materiale “emigrante con radicidisangue italiane“, e non solo in Australia, per la ripetibilità del libro non manca. Tante sono le esperienze di vite-ricche che vale davvero la pena di raccontare.
Questo libro, australiano con radici di sangue italiane, è grazioso nel suo mostrare l’uso della nostra cara, duttile, dolce e bella lingua italiana e fa vedere la possibilità di una nuova via che ancora una volta è -un poeta- Machado, a indicarci: ” …viandante… non c’e’ la via…tu la crei…andando…“.
(FONTE http://www.ctg-longobardia.it/ di Martedì 8 Settembre 2015)
Document Actions
Share |