Convention Repubblicana a Tampa: un futuro migliore. — Lombardi nel Mondo
Convention Repubblicana a Tampa: un futuro migliore.
La convention del partito repubblicano in corso a Tampa dal 27 agosto 2012, e ridimensionata a causa dell’incombente uragano Isaac, ha ribadito il programma repubblicano basandolo soprattutto sulla forza dell’America che da il massimo durante i tempi difficili.
Gli americani, determinati, lavoratori e orgogliosi che desiderano lasciare un’eredità colma di possibilità illimitate ai propri figli. Gli americani che stanno soffrendo adesso a causa della disoccupazione, della povertà e di un debito pubblico creato dal fallimento di un presidente
Gli americani che non ne possono più di lui, della sua visione politica sbagliata, ma che nonostante tutto continuano ad avere fiducia in se stessi, e che sono fermamente convinti che al pari delle generazioni passate riusciranno a far fronte alle nuove sfide con una leadership coraggiosa e capace.
L’America che professa la libera iniziativa dove il successo dei propri figli viene esaltato e non attaccato; l’America che si complimenta per l’istruzione e il duro lavoro dei suoi figli e li premia; l’America di chi paga le tasse e dei funzionari pubblici che gestiscono responsabilmente i bilanci; l’America senza barriere nel mondo del lavoro dove i figli hanno più successo dei genitori; l’America che non viene mai meno al compito di assistere i propri anziani, i meno fortunati e i reduci di guerra che l’hanno resa libera con il loro sacrificio.
Questa America a cui Barack Obama ha promesso molto, ma a cui ha dato ben poco : il periodo più lungo di disoccupazione dalla depressione, paghe inferiori per il ceto medio, aumento del debito pubblico, speranze deluse e sogni svaniti.
Mitt Romney e Paul Ryan stanno preparando un piano ottimista e soprattutto realizzabile per migliorare le opportunità e il benessere generale di tutti i ceti sociali, indipendentemente dall’età e dal gruppo etnico di appartenenza.
Mitt Romney si rifiuta di credere a un’America del futuro afflitta da disoccupazione a lungo termine e da diffusa povertà. Non accetterà mai il sorpasso o la mancanza di competitività dell’operaio americano.
Mitt Romney sa di poter fare meglio.
Ernesto R Milani
ernesto.milani at gmail.com
27 agosto 2012
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