Apre la mostra E20 D Cambiamento, curata da Tania Re — Lombardi nel Mondo

Apre la mostra E20 D Cambiamento, curata da Tania Re

La mostra è stata coordinata da Tania Re,progettista sociale che collabora con vari enti,tra cui l’Associazione dei Mantovani nel Mondo
 

Mostra E20 D Cambiamento

sino al 31 maggio 2009 – Aperta il venerdì,sabato e domenica ore 15 – 19 Villa Remmert – Via Rosmini 1 – CIRIE’ (TO) patrocinata dalla Regione Piemonte

Ingresso libero

Per info 011/9218155

La mostra è stata coordinata da Tania Re,progettista sociale che collabora con vari enti,tra cui l’Associazione dei Mantovani nel Mondo (presente con il Presidente Daniele Marconcini alla mostra domenica scorsa).

“Una mostra bella ed intensa che ti coinvolge sin dal primo momento in cui la si visita. Mantovani nel Mondo esprime il suo apprezzamento a Tania Re e agli altri collaboratori per l’impegno profuso per la difesa dei diritti civili in paesi come il Tibet,in cui vengono sistematicamente violati” ha commentato Daniele Marconcini

Ringraziamenti

“Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe”.

Per l’organizzazione hanno collaborato Cristina Agrillo ed Elisa Sarasso.

Per l’allestimento hanno collaborato Camilla Torre, Leonardo Laviano, Matteo Basanisi, Paola Beuto e Tania Reano

Un ringraziamento particolare a Cristina Spinosa, Michele Chiadò, Rita Marchiori Tenchoe Tenzin e tutti gli amici tibetani.

L’uomo e i simboli. Attraverso i simboli, l’espressione umana ha permesso la creazione di una realtà sociale, culturale, spirituale, artistica che va ben oltre la fisicità dell’universo, sovrapponendosi ad essa fino a costituire l’essenza della civiltà.

La mostra “E20 di Cambiamento”, a cui il Consiglio regionale è lieto di offrire il proprio patrocinio, è un felice esempio di come l’espressione simbolica in forma d’arte possa generare profonde emozioni. Fin dagli albori della civiltà, l’arte ha accompagnato l’evoluzione, in modo strettamente

intrecciato con le attività e la condizione umana. Arte come rivelazione del magico e del sacro, arte come descrizione del vissuto, arte come esaltazione del dominio sulla natura e sulle cose, arte come ricordo.

In un mondo governato dalla cultura delle immagini, in cui l’abitudine a vedere le più orribili tragedie al “tg della sera” rende l’opinione pubblica indifferente, la forma artistica delle immagini, la fotografia, la pittura, consentono di andare oltre la spettacolarizzazione della realtà, approfondendo temi e ricollocando nella dimensione della narrazione le tragedie dell’umanità.

Tra i fatti raccontati nella mostra “E20 di cambiamento” vi è la vicenda del Tibet, alla quale il Consiglio regionale del Piemonte dedica da tempo impegno e attenzione. Dal 2002 infatti, il Piemonte guida le istituzioni locali, Regioni, Province e Comuni, che hanno scelto di impegnarsi a

sostegno della causa del popolo tibetano, riunite nell’Associazione Enti Locali per il Tibet.

Attraverso l’azione dei referenti nazionali dell’associazione, la violazione dei diritti umani in Tibet è stata denunciata con forza, evidenziandola all’opinione pubblica italiana con eventi e manifestazioni di grande rilievo. La stessa presenza del Dalai Lama a Torino, nel dicembre 2007, ha costituito una tappa importante nel prendere coscienza che la sopravvivenza dell’antica cultura tibetana e del suo popolo è un problema che tocca il mondo intero.

Tutti noi quindi, con impegno e sensibilità, possiamo difendere il diritto di ogni persona a vivere liberamente la propria fede religiosa, a riconoscersi nelle proprie radici culturali e linguistiche, ad essere, in una parola, sé stessa.

Davide Gariglio

Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte

All’interno della mostra è inserita la sezione La “Strage degli Innocenti”,un giovane progetto artistico che vuole, attraverso l’arte nelle sue varie espressioni, dar voce agli innocenti che la storia contemporanea fatta di “tragedie al plasma” per spettatori sempre più anestetizzati di fronte ad ogni forma di violenza e crudeltà, dimentica in virtù di leggi di mercato e audience.

Ritrovare il tempo per osservare, per riflettere nel sottile gioco della memoria che vorrebbe dimenticare le umane atrocità ma che deve, in virtù di un senso, anche se difficilmente tangibile, di giustizia e di dignità, ricordare. Ricordare ieri per essere uomini oggi e forse esseri un po’ migliori domani. Questo il senso del progetto che, partendo dall’idea di un gruppo di artisti che, di fronte alle atrocità del nostro tempo, di fronte al silenzio che avvolge ignari spettatori, ha deciso di parlare attraverso l’arte perché la storia di tante umane storie possa essere fermata in un immagine, un

pensiero,una parola, un pianto, una speranza perché il sacrificio quotidiano degli innocenti che il sistema rifiuta, abbandona o uccide sia testimonianza indelebile per un domani migliore.

Tania Re

Giovanni Carlo Rocca

Chi è Tania Re

Tania Re nasce nel 1977 a Lanzo Torinese, a pochi chilometri da Torino.

Si laurea in Scienze della Formazione a Torino e studia contemporaneamente per quattro anni i sistemi medici tradizionali e le medicine complementari. Incontra il Direttore del Diparttimento di Scienze Antropologiche e curatore del Museo di Etnomedicina A. Scarpa dell’Università degli Studi di Genova con cui inizia un’intensa collaborazione nell’ambito dell’antropologia medica. E’ direttrice di un Centro Europeo sulla Promozione della Salute a Torino che ha promosso nel 2008 una Conferenza Internazionale sulle sfide della Promozione della Salute alla luce della complessità e della globalizzazione con un approccio integrato, ecosistemico e interdisciplinare.

Da sempre attenta ai nuovi bisogni sociali della contemporaneità, ha collaborato a progetti sulla dispersione scolastica, di cooperazione internazionale ed è stata presidente di una cooperativa per l’accompagnamento degli adulti in uscita dal circuito carcerario. Laureanda in psicologia, studia con attenzione quanto le antiche tradizioni di cura soprattutto quella tibetana, possono, alla luce delle scoperte delle moderne neuroscienze, essere di beneficio per l’individuo nella sua totalità di persona. L’Arte, nelle sue varie forme espressive, è per Tania un linguaggio potente in grado di promuovere e comunicare, soprattutto tra i giovani, movimenti di cambiamento e trasformazione. Di qui nasce la collaborazione come scrittrice con il pittore Giovanni Carlo Rocca e il fotografo Paolo Siccardi. Ha pubblicato il suo primo libro di poesie “I sentieri dell’Anima” nel 2004 con la Casa Editrice Genesi.

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