Urgente e necessaria una risposta del Ministero del Lavoro e dell’Inps — Lombardi nel Mondo

Urgente e necessaria una risposta del Ministero del Lavoro e dell’Inps

Da alcune settimane sono diventate ricorrenti le segnalazioni da parte di pensionati italiani residenti all’estero, e soprattutto in Argentina, in merito alla confusione e ai disservizi che si stanno manifestando relativamente ai pagamenti da parte dell’INPS delle pensioni italiane in quel Paese. L’interrogazione presentata dall’On. Fabio Porta

Da alcune settimane sono diventate ricorrenti le segnalazioni da parte di pensionati italiani residenti all’estero, e soprattutto in Argentina, in merito alla confusione e ai disservizi che si stanno manifestando relativamente ai pagamenti da parte dell’INPS delle pensioni italiane in quel Paese.

 

 

Segnalazioni e proteste riprese dai rappresentanti dei Comites, del Cgie, dei patronati e divulgate ampiamente dalla stampa locale.

La gravità e delicatezza della questione, acutizzatasi in questi mesi ma manifestatasi negli ultimi tre anni a seguito dell’assegnazione da parte dell’Inps all’Istituto Centrale della Banche Popolari Italiane (ICBPI) del compito di provvedere al pagamento all’estero delle prestazioni, ha spinto l’On. Porta e i firmatari dell’interrogazione ad intervenire in maniera diretta e articolata.

L’interrogazione infatti chiede al Ministro del Lavoro una relazione aggiornata e puntuale sullo stato dei pagamenti delle pensioni Inps all’estero; migliori condizioni di pagamento improntate a criteri di efficienza e trasparenza; misure urgenti per permettere ai pensionati Inps in Argentina di riscuotere la pensione senza disagi di carattere economico oltre che psicologico.

 

Si riporta di seguito il testo dell’interrogazione:

premesso che:

il servizio di pagamento delle pensioni INPS all’estero è stato affidato, dal 1 maggio 2007, tramite apposito bando di gara, all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (ICBPI) che provvede alla corresponsione dei ratei di pensione attraverso un Istituto di credito del Paese in cui viene erogata la pensione, a sua volta convenzionato con l’ICBPI;

il pagamento può avvenire tramite accredito su conto corrente, in Euro o valuta locale, bonifico bancario, a nome del pensionato stesso oppure presso un Istituto di credito, e, solo in alcuni Paesi, anche la riscossione in contanti allo sportello;

nel corso degli anni sono stati riscontrati numerosi problemi, soprattutto in relazione a:

1) informazione e trasparenza su importi in pagamento, sia in Euro che in valuta locale, e relativamente ai cambi adottati, dislocazione e orari dei servizi, piano tariffario delle transazioni bancarie, ove in vigore, ed eventuali altri costi a carico del titolare la pensione italiana,

2) informazione e trasparenza su contenuti convenzioni con istituti di credito locali, da parte dell’Istituto italiano aggiudicatosi il contratto INPS per il pagamento all’estero, tali da garantire sicurezza e stabilità della banca estera stessa, qualità nella erogazione dei servizi bancari, sia in termini di sedi, sportelli e formazione linguistico-culturale del personale che in termini di informatizzazione e gestione del servizio sotto il profilo tecnologico,

3) capacità di monitoraggio, controllo e verifica reciproci da parte dell’Istituto appaltante, cioè l’INPS, l’Istituto che si aggiudica il bando e la banca estera convenzionata, anche con la possibilità di modifiche procedurali e contrattuali in corso d’opera, oltre alla possibilità di rescissione dal contratto,

4) capacità di informare i beneficiari in tempi brevi, gestendo con efficienza e tempestività le campagne di verifica dell’esistenza in vita, i riaccrediti e l’emissione di nuovi pagamenti e garantendo da tutti i Paesi e per tutti i Paesi un servizio di accesso telefonico, fax, postale ed elettronico,

5) capillarità e diffusione sul territorio per consentire ai beneficiari delle prestazioni l’accesso al servizio senza dover affrontare lunghe e costose trasferte.

Il 17 luglio 2009 è stato pubblicato dall’INPS un nuovo bando per l’erogazione delle pensioni a residenti all’estero a partire da maggio 2010;

alla prima fase di selezione ha partecipato anche l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane che è stato invitato, insieme ad altre banche, a partecipare alla seconda fase in cui dovrà essere presentata un’offerta organizzativa, economica e di servizi ai pensionati.

 

Da alcune settimane sono diventate ricorrenti le segnalazioni da parte di pensionati italiani residenti in Argentina, di patronati, di rappresentanze dell’emigrazione e della stampa locale in merito alla confusione e ai disservizi che si stanno manifestando relativamente ai pagamenti da parte dell’INPS delle pensioni italiane in quel Paese:

 

a) la grave situazione relativa all’erogazione delle pensioni dell’INPS in Argentina si è venuta a creare a causa della parziale modifica delle modalità dei pagamenti; infatti è stata recentemente affidata alla Western Union l’effettuazione dei pagamenti relativi a coloro ai quali era stata richiesta la certificazione dell’esistenza in vita e che non avevano risposto (circa il 20% dei pensionati);

 

b) è stato rilevato da più parti che il predetto agente ora incaricato di pagare le prestazioni suddette in Argentina non è in grado di gestire in maniera adeguata le complesse procedure di pagamento;

 

c) le carenze e  i disservizi segnalati attengono: alla precarietà e disfunzionalità delle filiali messe a disposizione della Western Union che comunque sembrerebbe non essere in grado di coprire adeguatamente il vasto territorio interessato; alla scarsa conoscenza da parte del personale della Western Union del sistema previdenziale italiano e soprattutto delle procedure necessarie per espletare tale incarico; all’utilizzo di tassi di cambio arbitrari per il pagamento in valuta locale con conversioni discrezionali euro-dollari-pesos e alla richiesta impropria di commissioni; al rifiuto da parte della Western Union di riconoscere le deleghe rilasciate dagli uffici consolari  che riguardano lo stato civile e di pagare la pensione ai delegati di persone anziane, con problemi di salute che non possono deambulare;

 

Ci è stato inoltre segnalato il fatto che l’INPS spesso si rifiuta di collaborare con consolati e patronati e non apre quei canali di comunicazione per fornire tempestive informazioni e somministrare dati statistici e aggiornamenti sui pensionati e sui pagamenti al fine di prevenire ipotetiche azioni dolose;

 

Se non si ritenga doveroso informare gli interroganti su:

 

a) situazione aggiornata relativamente al bando 2010 per il pagamento delle pensioni INPS all’estero, all’Istituto aggiudicatosi il bando;

b) le condizioni contrattuali relativamente ai punti 1), 2), 3) 4) e 5) indicati in premessa;

 

Se non si ritenga indispensabile garantire anche ai pensionati italiani residenti all’estero condizioni di pagamento della pensione efficienti, improntati alla trasparenza ed alla informazione, gestiti con precisione da Istituti di credito italiani ed internazionali che rispondano ad altissimi standard qualitativi;

 

E, infine, cosa intende fare Codesto Ministero per verificare lo stato del sistema dei pagamenti delle pensioni INPS in Argentina ed eventualmente disporre le misure necessarie per evitare disagi economici e psicologici ai nostri connazionali pensionati che esercitano i loro diritti pensionistici in buona fede.

 

Fonte: Comunicato Stampa

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