Franco Tirelli: “Consolati disastrosi in Argentina e Brasile. In Venezuela è emergenza umanitaria” — Lombardi nel Mondo

Franco Tirelli: “Consolati disastrosi in Argentina e Brasile. In Venezuela è emergenza umanitaria”

28 gennaio 2018 – Intervista a Franco Tirelli – il candidato alle elezioni parlamentari nel collegio Sud America, ha fornito il suo punto di vista sui Paesi del collegio che si candida a rappresentare in parlamento. Lombardi nel Mondo ha raccolto e riportato, il suo pensiero

di Matteo Cazzulani

 

 

Dottor Tirelli, quali sono, per punti, le principali proposte con le quali si candida a rappresentare gli italiani del Sud America?

Potenziare la rete consolare, senza più ritardi, chiusure e disguidi. Garantire alla cittadinanza pari opportunità ed uguaglianza di genere. Sostenere la diffusione della lingua e della cultura italiana. Superare la crisi economica italiana per mezzo della promozione di relazione più strette con il Sud America. Incrementare, in tale ottica, gemellaggi tra comuni italiani e sudamericani.

Dottor Tirelli, il suo paese di residenza è l’Argentina. Quali sono le principali problematiche legate alla situazione politica interna? E quali sono le problematiche che la comunità italiana e lombarda incontra nel Paese?

In Argentina il problema più grave registrato nel corso degli ultimi anni è stata la copertura delle pensioni italiane, che sono sempre state pagate in Euro fino a quando, a partire dal 2011, il governo di Cristina Kirchner ha iniziato a pagare in Pesos. Questa decisione ha provocato una perdita di danaro, si stima circa il 30%, per causa del tasso di cambio. La comunità italiana si è attivata per protestare contro questa decisione, senza, tuttavia, ottenere risultati. Di recente, con il Governo di Mauricio Macri, questa misura è stata soppressa, e le pensioni sono state pagate, nuovamente, in Euro.

Per quanto riguarda la comunità italiana e lombarda in Argentina, il problema più rilevante è legato alla situazione della rete consolare, che considero essere disastrosa per via di ritardi di molti anni inerenti alle pratiche di ottenimento della cittadinanza, oltre che l’impossibilità, spesso, di rinnovare il passaporto entro una tempistica inferiore a un anno. La gravità di questa situazione appare lampante se si considera che l’Argentina è il paese che conta più cittadini italiani in Sudamerica ma che, ciononostante, registra il minor numero di impiegati presso i consolati. Questo ha compromesso, negli ultimi anni, la qualità del servizio che i consultati prestano ai nostri connazionali.

Il Brasile è l’altro grande Paese della circoscrizione Sud America per numero di italiani e lombardi residenti, iscritti all’AIRE, e quindi con diritto di voto. Che cosa sa di questo paese e quali sono, a suo giudizio, le maggiori problematiche che interessano la comunità italiana e lombarda?

In Brasile la problematica più grave è simile a quella dell’Argentina: una rete consolare simile che, tuttavia, deve affrontare una difficoltà supplementare legata alla necessità di fissare incontri on-line per le prestazioni consolari. Questo ha fatto sì che gestori privati abbiano iniziato ad offrire consulenze private per ottenere l’appuntamento a prezzi tanto esorbitanti da risultare insostenibili per alcuni concittadini.

Il Venezuela è il terzo paese per importanza della circoscrizione Sud America, oltre che uno stato al centro di recenti cronache. Qual è il suo giudizio in merito alla situazione politica a Caracas? Come sta reagendo la comunità italiana e lombarda al periodo di instabilità politica? Che cosa possono fare l’Italia e Regione Lombardia per tutelare gli italiani e i lombardi di Venezuela?

La Comunità italiana in Venezuela sta registrando gravi problemi legati a persecuzione politica e mancata erogazione dei servizi consolari di base. Inoltre, cosa ancor più grave, non si stanno onorando né le pensioni italiane, né i sussidi per gli indigenti, senza parlare della grave situazione legata all’ottenimento del passaporto per potersene andare dal Paese. Tutto ciò è frutto della situazione politica ed umanitaria che sta interessando il Venezuela: una emergenza alla quale la comunità italiana, e sopratutto quella lombarda, non sono esenti. I nostri rappresentanti presso il CGIE in Venezuela hanno fatto notare, sia in Italia, sia negli altri Paesi del Sudamerica, questi problemi, ed hanno chiesto aiuto al governo italiano per tramite del Ministero degli Esteri, sopratutto per quanto riguarda la situazione di emergenza di pensionati ed indigenti. Sia l’Italia che Regione Lombardia debbono organizzare missioni politiche ed umanitarie affinché Ambasciata e rete consolare organizzino incontri con la comunità italiana locale, e trovino soluzioni per mezzo di azioni politiche.

Infine, una domanda inerente alle sue motivazioni. Perché ha deciso di candidarsi? E perché ha scelto il MAIE come lista di appartenenza?

Il ruolo del parlamento è servire all’elettorato che lo ha votato, essendone la voce e l’interlocutore per eccellenza a fronte di necessità ed inquietudini. D’altro lato, il parlamento serve da punto di contatto tra i cittadini residenti all’estero e i cittadini italiani, affinché si costruisca un ponte che unisca questi ambiti e garantisca un interscambio reciproco di conoscenze e mezzo. Credo, infatti, fortemente che la concretizzazione di progetti comuni porterà ad una crescita personale per tutti, anche solo a patire da una forma di collegamento a distanza.

Ho scelto il MAIE perché è l’unico partito politico italiano creato all’estero. Esso rappresenta associazioni italiane radicate in Sudamerica, ne conosce le necessità e il ruolo fondamentale nel rappresentare la comunità degli italiani all’estero da decisioni che, spesso, il governo centrale prende a discapito della stessa comunità.

Dottor Tirelli, grazie per il tempo concesso e le informazioni fornite alla (grande) comunità dei Lombardi nel Mondo

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