Perth. L’architettura innovativa arriva dall’Italia — Lombardi nel Mondo

Perth. L’architettura innovativa arriva dall’Italia

Architetto di Udine si aggiudica gara Università Western Australia per padiglione riparo di emergenza. Elisa Mansutti, dalla provincia udinese, arriverà a Perth a febbraio dell’anno prossimo per vedere il suo progetto

PERTH – E’ stato un architetto italiano ad aggiudicarsi il Pavilion Project, concorso indetto dalla University of Western Australia (UWA), con la sua innovativa soluzione per costruire ripari di emergenza utilizzabili dalle comunità che vivono in aree isolate in caso di catastrofi o pericoli. Elisa Mansutti, dalla provincia di Udine, arriverà a Perth a febbraio dell’anno prossimo per vedere il suo progetto – arrivato primo tra i 76 giunti da 24 Paesi – realizzato concretamente durante il Festival Internazionale delle Arti. Il premio è consistito inoltre in 10,000 dollari americani e l’opportunità di un’esperienza di mentorato con lo studio architettonico Cox Howlett & Bailey Woodland.

Il concorso chiedeva ad architetti appena laureati e designer ad inizio carriera di creare una struttura originale e interessante. Si doveva trattare di una fusione tra arte e architettura e doveva impiegare tecnologie e principi ecologici per fornire riparo economico e a basso impatto ambientale.

La commissione indipendente di giurati è stata composta dal prof. Geoffrey London della UWA Winthorp, gli architetti Richard Hassell (Singapore), Sean Godsell e Peter Corrigan (Melbourne) e Abbie Galvin (Sydney).

Il prof. London, rettore della facoltà di Architettura e Arti Visive e presidente della giuria, ha detto che selezionare un vincitore nell’ampia gamma di proposte pervenute è stato un compito assai difficile.

“Molti progetti in gara erano innovativi, impegnativi e poetici; tuttavia, non tutti avrebbero potuto essere prodotti su scala industriale e distribuiti a Paesi in via di sviluppo per meno di 12,000 dollari americani.”

“La proposta di Mansutti è una struttura simile a una tenda ma più complessa di quanto sembra, in grado di soddisfare i requisiti del concorso ed essere sviluppata in un segnale di speranza facilmente costruibile, un rifugio di piani ripiegati.”

Oltre al design vincente, due progetti sono stati segnalati come particolarmente interessanti: quello di un gruppo di neo–architetti della UWA (Ken Chun Kit Yeung, Jack Sze–Ho Choi, Tor Johnny Dahl e Vanessa Chiau Wei Chong) e quello di Anders Gustafsson, architetto svedese laureato all’università di Lund e attualmente attivo a Portland, Oregon.

http://www.australiaitalia.it/news.asp?Action=Liv_2&Id=810

 

 

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