Primavera 2006: i comuni lombardi al voto — Lombardi nel Mondo

Primavera 2006: i comuni lombardi al voto

Tra aprile e giugno i cittadini italiani sono stati chiamati più volte al voto per eleggere il nuovo Parlamento (Camera e Senato), alcune amministrazioni provinciali e un consistente numero di consigli comunali, di cui 220 in Lombardia

Terminate le operazioni di voto per il rinnovo del Parlamento italiano, alle quali per la prima volta hanno partecipato anche  cittadini italiani residenti all’estero, gli appuntamenti elettorali di questa intensa primavera si sono concentrati sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e sul rinnovo di un consistente numero di consigli comunali e, in Lombardia, di due consigli provinciali.

Per l’elezione del Presidente della Repubblica sono stati chiamati ad esprimersi deputati e senatori (compresi i rappresentati degli italiani all’estro) riuniti in seduta comune insieme ai rappresentanti dei Consigli regionali.

Per quanto rigurada le amministrazioni comunali,  il 28 maggio la Lombardia ne ha rinnovate 220 insieme a due amministrazioni provinciali.

Inoltre, dopo l’approvazione da parte del Parlamento italiano delle riforme costituzionali che danno più poteri alle Regioni, cambiano il ruolo del primo Ministro ed introducono un Senato eletto su base regionale, il 25 e 26 giugno si si è tenuto il referendum popolare per la modifica dei queste disposizioni. A questa votazione, che non necessitava del quorum della metà più uno degli elettori italiani, hanno partecipato anche i cittadini residenti all’estero.

 

Elezioni politiche

 

Il 9 aprile 2006 l’Italia ha eletto il suo nuovo Parlamento (la quindicesima legislatura  della Repubblica italiana). Per la prima volta hanno partecipato al voto anche i nostri concittadini residenti all’estero che appunto per la “circoscrizione estero” hanno eletto 12 deputati e 6 senatori. Si stima che in tutto il Mondo fossero circa 3 milioni gli aventi diritto al voto di cui 1.565.000 nelle Americhe (618.000 in Argentina, 189.000 negli USA secondo dati forniti dal ministero degli Esteri), 2.246.000 nei Paesi europei (di cui 708.000 in Germania e 282.000 in Belgio), 134.000 in Asia e Oceania, 26.000 in Africa. In Europa hanno partecipato al voto il 38,44% degli aventidiritto, nell’America Latina il 51,81%, in Maerica del Nord il 37,3%, nella ripartizione Africa-Asia-Oceania il 44,12%.

 

 

Elezione del Presidente della Repubblica

 

Una volta insediate, e quindi nel pieno delle loro funzioni (il 28 aprile si è tenuta la prima Assemblea), le nuove Camere sono state chiamate in seduta comune per eleggere il Capo dello Stato.

Alla quarta votazione è stato eletto Giorgio Napolitano. Nato a Napoli nel giugno 1925, laureato in Giurisprudenza, nel 1945 si iscrive al Partito Comunista Italiano. Presidente della Camera dei deputati dal giugno 1992 all’aprile 1994, nel settembre 2005 era stato nominato da Carlo azeglio Ciampi senatore a vita.  

All’elezione del Presidente della Repubblica hanno partecipato anche tre rappresentanti per ciascuna Regione, nominati dai Consigli regionali. La Valle d’Aosta ne ha indicato uno solo. 

 

 

“Devolution” e referendum confermativo

 

Al termine del doppio passaggio parlamentare, con l’approvazione da parte del Senato delle modifiche costituzionali (la cosiddetta “devolution) e la pronuncia da parte della Corte di Cassazione sulla richiesta avanzata da 16 Consigli regionali e 800.000 cittadini,  il 25 e 26 giugno si è tenuto il referendum popolare “confermativo” delle riforme.

Questo perché, in base all’art. 138 della Costituzione attuale, nella seconda votazione avvenuta in ciascuna Camera la revisione costituzionale non è stata votata “dei due terzi dei suoi componenti”. Una legge di riforma costituzionale va sottoposta a referendum popolare “confermativo” se entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne fa domanda un quinto dei membri di una Camera, cinquecentomila elettori  oppure cinque Consigli regionali. La legge non è promulgata se non viene approvata dalla maggioranza dei voti validi. Trattandosi di referendum confermativo, la consultazione è valida qualunque sia il numero dei votanti.

Al termine dello spoglio delle schede (comprese quelle dei cittadini italiani residenti all’estero) hanno prevalso i “no” con il 61,3% rispetto al 38,7% dei “sì” (ha votato il 52,9% degli aventi diritto al voto). Per quanto riguarda gli elettori “stranieri”, hanno espresso il loro voto 661.615 italiani (il 27,8% degli aventi diritto). Il 52,1% si è espresso per il “sì”, il 47,9% per il “no”. Questo l’esito per ciscoscrizioni elettroali: Europa 54,7% “no” e 45,3% “sì”; America del Sud 62,9% “sì” e 37,1% “no”; America settentrionale e Centrale 52,8 “sì” e 47,2% “no”; Asia-Africa-Oceania 53,4 “sì” e 46,6% “no”.

Il risultato complessivo del voto referendario, quindi, mantiene in vigore le norme della Costituzione italiana approvata nel 1948.

 

 

Elezioni amministrative

 

Per quanto riguarda la Lombardia, il 28 maggio circa 2,3 milioni di elettori hanno rinnovato 220 consigli comunali. Questo, in dettaglio, l’elenco:

 

Provincia di Bergamo:

Adrara San Rocco, Almè, Bedulita, Calcinate, Caravaggio, Castione della Presolana, Chiuduno, Cologno al Serio, Cornalba, Costa Volpino, Gorno, Gromo, Medolago, Oltresenda Alta, Palazzago, Palosco, Parzanica, Ponte San Pietro, Predore, Pumenengo, San Paolo d’Aragon, San Pellegrino Terme, Sant’Omobono Imagna, Strozza, Torre Pallavacina, Treviglio, Valbondione, Valnegra, Valsecca, Verdellino, Vilminore di Scalve

 

Provincia di Brescia:

Anfo, Artogne, Azzano Mella, Bagnolo Mella, Barghe, Bienno, Borno, Bovegno, Capriano del Colle, Capriolo, Castelmella, Collebeato, Cortefranca, Esine, Flero, Incudine, Isorella, Losine, Moniga del Garda, Nave, Ono San Pietro, Ospitaletto, Ossimo, Piancamuno, Piancogno, Polpenazze del Garda, Poncarale, Pontoglio, Soiano del Lago, Torbole Casaglia.

 

 

Provincia di Cremona:

Azzanello, Campagnola Cremasca, Cremosano, Genivolta, Izano, Palazzo Pignano, Pianengo, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Rivolta d’Adda, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Sesto ed Uniti, Soresina, Spino d’Adda

 

 

Provincia di Como:

Blessagno, Carate Urio, Carbonate, Carlazzo, Cavargna, Eupilio, Faloppio, Germasino, Grandola e Uniti, Gravedona, Inverigo, Lasnigo, Nesso, Novedrate, Olgiate Comasco, Pianello Lario, Pigra, Ponna, Pusiano, San fermo della Battaglia, Sorico, Sormano, Tavernerio, Torno, Valsolda, Veleso

 

 

Provincia di Lecco:

Lecco, Barzanò, Brivio, Crandola Valsassina, Cernusco Lombardone, Cesana Brianza, Colico, Cremeno, Garlate, Montevecchia, Nibionno, Olgiate Molgora, Olginate, Perledo, Pescate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Sueglio, Varenna, Viganò

 

 

Provincia di Lodi:

Borgo San Giovanni, Cornovecchio, Codogno

 

 

Provincia di Mantova:

Borgoforte, Guidizzolo, Marcaria, Poggiorusco, Quistello, S.Benedetto Po, Revere, Viadana

 

 

Provincia di Milano:

Milano, Arconate, Arcore, Biassono, Buscate, Cambiago, Carugate, Cassano d’Adda , Cerro al Lambro, Corbetta, Dairago, Inzago, Lazzate, Limbiate , Mediglia, Nerviano , Pessano con Bornago, Pioltello, Pozzo d’Adda, Rosate, Turbigo, Varedo, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Villa Cortese, Vimercate

 

 

Provincia di Pavia:

Badia Pavese, Borgo S.Siro, Breme, Broni, Cofienza, Corteleona, Costa de’ Nobili, Cozzo, Garlasco, Groppello Cairoli, Mede, Mezzana Bigli, Montù Beccaria, Portalbera, Rognano, Rovescala, S.Cipriano Po, S. Genesio e Uniti, Suardi, Torricella Verzate, Val di Nizza, Vellezzo Ballini, Verrua Po, Zenevredo

 

 

Provincia di Sondrio:

Ardenno, Bormio, Dazio, Dubino, Livigno, Mantello, Mello, Villa di Chiavenna

 

 

Provincia di Varese:

Varese, Albizzate, Angera, Barasso, Besano, Brebbia, Brenta, Busto Arsizio, Cadegliano Viconago, Cairate, Caronno Pertusella, Cislago, Cittiglio, Clivio, Cocquio Trevisago, Comerio, Cremenaga, Cugliate Fabiasco, Daverio, Duno, Gallarate, Inarzo, Lavena Ponte Tresa, Leggiuno, Luvinate, Mesenzana, Porto Ceresio, Saltrio, Vergiate

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