L’obiettivo “Provincia di Bergamo verso l’Expo” è quello di promuovere iniziative culturali, anche collegate al mondo del cinema, che valorizzino la “famiglia”, come cellula originaria della vita sociale, e la tradizione italiana in tutte le sue declinazioni (di costume, eno-gastronomica, moda, arte, etc.).
Driver della manifestazione, in linea con i temi EXPO 2015 di Milano, attraverso la promozione dei film e le altre iniziative culturali collegate, è  diffondere la consapevolezza sulla necessità di una corretta e sana alimentazione sia in termini qualitativi che quantitativi, e sulla necessità di soddisfare integralmente i bisogni alimentari dell’essere umano nel rispetto della dignità degli individui e del sistema naturale di cui è parte. L’educazione alimentare si presenta in questo quadro da una parte come strumento per la presa di coscienza di sé, dalla propria fisiologia e dell’insieme delle proprie esigenze; in secondo luogo, l’educazione apre alla consapevolezza delle dimensioni sociali, economiche e culturali dell’esperienza del cibo, della sua mancanza, dei suoi significati e delle sue tradizioni.

Pertanto, i focus di riferimento sono:

– Educazione Alimentare (famiglie, istituzioni scolastiche e università, imprese, associazioni e mondo scientifico per la diffusione e l’accessibilità delle conoscenze sulla corretta alimentazione e per orientare scelte consapevoli);

– Alimentazione e stili di vita (rapporto tra cibo e salute, in relazione ai sistemi sociali e alle esigenze personali, al fine di un benessere concepito in termini complessivi);

– Cibo e cultura (incontro e dialogo tra le diverse identità culturali e sociali del mondo attraverso la loro tradizione alimentare).

Ulteriore focus importante, in tema di alimentazione, è la promozione di modalità di produzione eno-gastronomica “sostenibili”, e ciò sia con riferimento al mondo della ristorazione, sia avendo riguardo all’industria agro-alimentare nel suo complesso.

In tale accezione, “sostenibilità” significa rispettare l’ambiente, sia  favorendo il riutilizzo degli scarti dell’industria alimentare per finalità energetiche (ad esempio fornendo materie prime ad impianti di energia alternativa, come, ad esempio, impianti Biogas, Biomasse, etc.) sia, soprattutto, ottimizzando la soddisfazione di tutti gli “stakeholder” coinvolti. In particolare, il consumatore finale che acquista il bene food in maniera “consapevole”, cercherà in quest’ottica di ottimizzare sia il proprio benessere fisiologico e interiore, sia quello della collettività, sia la preservazione del pianeta, affinché le sue risorse siano egualmente utilizzabili dalle generazioni future.

Fonte: http://www.cronacamilano.it