Yulia Tymoshenko senza contatti con politici e stampa durante la campagna elettorale — Lombardi nel Mondo

Yulia Tymoshenko senza contatti con politici e stampa durante la campagna elettorale

La Leader dell’Opposizione Democratica ucraina impossibilitata ad incontrare esponenti di spicco dell’Unione Europea e giornalisti di testate nazionali ed internazionali a causa di un ordine delle Autorità Carcerarie. Peggiora la situazione della libertà di stampa in Ucraina, con il divieto di trasmettere all’estero imposto al canale indipendente TVi

Allontanata dal Mondo, dalla politica, e dal contatto con i media nazionali ed internazionali a un mese circa da un importante appuntamento elettorale nel suo Paese. Nella giornata di mercoledì, 12 Settembre, la Leader dell’Opposizione Democratica ucraina, l’ex-Primo Ministro Yulia Tymoshenko, si è vista negare la possibilità di ricevere la visita di una nutrita delegazione di esponenti di spicco dell’Unione Europea, tra cui il Ministro degli Esteri svedese, Karl Bildt, e l’ex-Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek.

Secondo le Autorità Carcerarie dell’Ospedale dei Ferrovieri di Kharkiv – dove la Tymoshenko è stata tardivamente ricoverata per curare una grave ernia al disco a lungo trascurata durante i primi mesi della sua detenzione – la Leader dell’Opposizione Democratica ha già incontrato altri esponenti UE, e la visita di Bildt e Buzek la avrebbe disturbata durante la somministrazione delle cure giornaliere.

Proteste sono state sollevate dall’avvocato della Tymoshenko, Serhii Vlasenko, che ha sottolineato come la la Leader dell’Opposizione Democratica abbia il diritto di ricevere visite di politici, famigliari e di chiunque sia intenzionato a esprimerle la propria vicinanza.

Inoltre, il Difensore dell’ex-Primo Ministro ha denunciato minacce da parte delle Autorità Carcerarie nei confronti della compagna di cella della Tymoshenko, “rea” di avere reso pubblica una lettera in cui ha confermato le ripetute pressioni psicologiche esercitate su di lei e sulla Leader dell’Opposizione Democratica da parte della polizia penitenziaria.

A prendere la parola, seppur solo in maniera figurata, è stata la stessa Yulia Tymoshenko, che ha emanato una nota in cui ha lamentato l’impossibilità di interagire con i giornalisti inviati dai principali media nazionali indipendenti e da quelli internazionali. La Leader dell’Opposizione Democratica ha invitato le Autorità Carcerarie a non privarla di un diritto che le spetta in quanto personaggio di spicco della politica ucraina coinvolto nella campagna elettorale per le prossime Elezioni Parlamentari.

In merito al voto ucraino sono intervenuti anche il Consiglio d’Europa e l’OSCE. I due organismi internazionali hanno dichiarato di tenere da conto l’assenza forzata della Leader dell’Opposizione Democratica dalle prossime Elezioni Parlamentari nel loro giudizio complessivo sull’andamento di una consultazione dalla cui regolarità dipende il mantenimento in vita delle prospettive di integrazione europea dell’Ucraina.

In seguito all’arresto della Tymoshenko, avvenuto l’11 Ottobre 2011, la Commissione Europea ha congelato la firma dell’Accordo di Associazione UE-Ucraina – documento con cui Bruxelles avrebbe concesso a Kyiv lo status di partner privilegiato dell’Unione Europea, ed avrebbe costituito una Zona di Libero Scambio per integrare il mercato ucraino con quello dell’Europa – e ne ha condizionato il varo definitivo all’effettivo rispetto della democrazia e della libertà sulle Rive del Dnipro.

Ad aggravare la posizione internazionale di Kyiv, e del Presidente ucraino, Viktor Yanukovych, è anche il mancato rispetto della libertà di stampa in Ucraina. Martedì, 11 Settembre, il canale TVi – noto per proporre un’informazione spesso critica nei confronti dell’Amministrazione Presidenziale – è stato sanzionato con una forte multa, ed è stato impossibilitato a trasmettere all’estero senza l’autorizzazione delle Autorità.

Le misure, che mercoledì, 12 Settembre, hanno scatenato una partecipata protesta di piazza, sono state cancellate con un provvedimento urgente del Ministero dello Sviluppo Economico solo nella mattinata di giovedì, 13 Settembre.

Tuttavia, il tardivo intervento non mitiga l’atteggiamento che le Autorità ucraine hanno assunto con il mondo dell’informazione: non è la prima volta che TVI, così come altri canali critici nei confronti del Presidente Yanukovych, sono oggetto di pressioni ed azioni di disturbo da parte delle Autorità.

 

Arrestati per motivi politici

 

La Tymoshenko, nota in occidente per avere guidato nel 2004 il processo democratico in Ucraina, passato alla storia come Rivoluzione Arancione, è stata condannata l’11 Ottobre 2011 a sette anni di detenzione in isolamento più altri tre di interdizione dalla vita politica per avere firmato, nel Gennaio 2009, accordi energetici ritenuti svantaggiosi per le casse dello Stato.

Per avere preso una decisione politica, la Leader dell’Opposizione Democratica è stata arrestata in misura cautelativa, ed è stata sottoposta ad un processo dalla palese irregolarità, con la Difesa sistematicamente privata dei suoi diritti e un Corte intenzionata a condannare l’imputata nonostante la maggior parte dei testimoni abbia scagionato l’ex-Primo Ministro.

La Tymoshenko ha sempre ritenuto colpevole del suo arresto il Presidente, Viktor Yanukovych, intenzionata a cancellare dalla scena politica la sua più insidiosa concorrente.

Oltre alla Leader dell’Opposizione Democratica, ad essere stati arrestati per ragioni politiche, o costretti all’esilio, è un’altra decina di esponenti del dissenso arancione, tra cui l’ex-Ministro degli Interni, Yuri Lutsenko, e l’ex-Ministro dell’Economia, Bohdan Danylyshyn.

 

Matteo Cazzulani

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