Lingua italiana: cosa sono i migranti? — Lombardi nel Mondo

Lingua italiana: cosa sono i migranti?

Per riferirci ad esseri umani sarebbe bene evitare i termini derivati da migrare visto che lo Zingarelli lo fa riferire principalmente agli animali ed io personalmente mi sentirei offeso. Abbiamo dunque a disposizione due termini che derivano da emigrare e da inmigrare. Di Marco Stella

Ci risponde ZINGARELLI ed io vi do qualche suggerimento

 

MIGRARE: abbandonare il proprio luogo d’origine per stabilirsi altrove (detto spec.di uccelli).

MIGRATORE: chi (o che) migra: uccelli migratori

Migrante come sostantivo non figura nel dizionario.

 

Quali i termini più corretti?

 

EMIGRARE: partire dal proprio luogo di origine per andare a stabilirsi in altra località. (di animali: migrare).

EMIGRATO: che ha lasciato il proprio paese per vivere altrove (anche aggettivo).

EMIGRANTE: detto di chi emigra per trovare lavoro.

IMMIGRARE: trasferirsi in un Paese straniero o in un’altra regione della propria nazione. per stabilirvisi

IMMIGRATO: detto di chi si è stabilito in un Paese straniero o in un’altra regione della propria nazione.

 

Dunque, per riferirci ad esseri umani sarebbe bene evitare i termini derivati da migrare visto che lo Zingarelli lo fa riferire principalmente agli animali ed io personalmente mi sentirei offeso.

 

Abbiamo dunque a disposizione due termini che derivano da emigrare e da immigrare.

 

I due termini sono corretti, ma va considerato che il loro impiego è di tipo soggettivo ossia dipende dal punto di vista: io posso considerarmi un emigrato visto che sono Italiano e vivo in Brasile, per i Brasiliani sono un immigrato, così pure lo sono i Tunisini, i Rumeni, gli Svizzeri ed i Polacchi, gli Statunitensi e gli Argentini che vivono in Italia agli occhi degli Italiani, mentre dal punto di vista dei loro parenti, nelle rispettive terre, saranno considerati  degli emigrati.

 

Dipende dunque dal punto di vista. Esiste però un termine, quello più storico e tradizionale, che non dipende dal punto di vista, è il termine più democratico e può esser impiegato tranquillamente senza soffermarsi a pensare al punto di vista: EMIGRANTE.

 

Emigrante è quel sostantivo che qualche giornalista e politico in questi ultimi tempi stava confondendo con migrante (termine che ribadisco inesistente)? Mi auguro sia stato un errore, o un poco elegante modo di voler creare un neologismo, e non l’esplicito voler paragonare gli africani che si accalcano alle coste dell’Europa a degli animali.

 

Dunque noi lombardi nel mondo siamo degli emigranti ed allo stesso modo possiamo chiamare chi come noi è alla ricerca di nuove opportunità in Europa.

 

Di Marco Stella

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